Per la nazionale di Blengini secondo impegno casalingo dopo la vittoria tonda ai danni dell’Estonia: oggi gli avversari sono i croati guidati in panchina da Simunic, impegno sicuramente alla portata ma altrettanto sicuramente più impegnativo del precedente. La differente caratura dell’avversario è visibile già dal pronti-via, con i croati che prendono le redini del gioco e costringono gli azzurri ad inseguire fino al secondo timeout, dopo il quale, nonostante una manovra offensiva che appare sottotono, toccano il massimo vantaggio a +5 e controllano fino al 25-22 finale, aiutati dai 9 errori punto avversari. Nella seconda frazione la partita resta tesa e tirata punto su punto, con l’Italia che non serve bene e la Croazia efficace a muro ma ancora molto imprecisa in fase di costruzione: Juantorena con un ace manda l’Italia 20-16, massimo vantaggio, la Croazia torna sotto 23-21 dopo due falli di Lanza(doppio tocco e invasione), poi una magia da campione di Giannelli e un muro di Juantorena chiudono il set 25-21. Non cambia molto il copione della partita neanche nel terzo set: l’Italia prova ad allungare a metà frazione con una fiammata di Zaytsev, dopo un clamoroso errore arbitrale che non concede alla Croazia un punto su contesa a rete, ma i balcanici, trascinati da Omrcen che chiuderà con 14 punti, ricuciono lo strappo fino al -3. Il finale è thrilling: dopo un capolavoro sulla diagonale di Filippo Lanza e un banale errore in palleggio di Krnic l’arbitro prima concede e poi, dopo un lunghissimo check video, annulla all’Italia il primo match point- in effetti il replay mostra chiaramente il tocco a muro sulla schiacciata di Galic. Non cambia la sostanza: lo stesso Galic spara sulla rete il successivo servizio e chiude la gara. La nazionale di Blengini resta al primo posto nel girone sempre a pari punti con la Francia che affronteremo domani, alle 18 sempre a Torino, in una sfida che vale la testa del girone e la possibilità di evitare un ulteriore scontro diretto nella corsa al podio.