Nonno Domenico prende la licenza media: «L’ho fatto per i miei nipoti»
Finalmente adesso potrà leggere, spedito e sicuro di sé, le storie ai nipotini. E potrà anche raccontare loro quello che ha imparato durante le lezioni, a scuola. Domenico, nonno di Corato, provincia di Bari, ha sostenuto l’esame di terza media a 83 anni, e l’ha fatto soprattutto per i suoi nipoti. Ha studiato italiano, matematica, scienze, francese e tecnologia, tutti i pomeriggi per un anno, dal lunedì al venerdì.
«Capita, la sera, che leggiamo insieme delle storie», ha raccontato a Repubblica. «E mi piace l’idea che ora i miei nipoti siano orgogliosi di me e dei miei miglioramenti». Da quando Domenico frequentava la scuola, erano passati quasi ottant’anni. «All’epoca si stava in quattro in un banco e si usava il calamaio al posto delle penne». Adesso è cambiato tutto, e anche per lui gli anni sono passati: «Sto già affrontando qualche acciacco per l’età, ma non voglio che ceda anche il cervello: voglio tenerlo in funzione e sempre in allenamento». E ancora: «Non mi andava di passare tutte le sere a giocare a carte con gli amici: ecco perché ho cominciato a studiare, quasi come un capriccio. Poi mi sono affezionato alla classe e alle insegnanti, che si sono dimostrate davvero comprensive».
Insieme a Domenico, nella scuola statale Cpia 1 di Corato hanno studiato tanti altri adulti, in cerca di istruzione, di un titolo di studio o di un riscatto. «Una scuola come la nostra è davvero speciale: accoglie tutti», spiega Maria Pansini, docente di lettere di Domenico e dei suoi compagni di classe.
Per tutta la vita Domenico, che aveva la licenza elementare, ha lavorato come autista e come manovale (per qualche anno anche in Germania), ma oggi si sente soprattutto un nonno che vuole essere al passo con i tempi: «I bimbi di oggi sono tutti peperini e io non voglio essere da meno. Sono orgoglioso di sentirmi dire che sto migliorando nella pronuncia e coi verbi: non sarò diventato un professionista, ma almeno ora mi difendo».