Camilla, che un giorno sarà (per legge) regina consorte
Kate Middleton potrebbe non diventare mai principessa del Gallese. Non solo perché il titolo è legato in maniera indissolubile alla figura di Lady Diana, ma anche perché è nata commoner e in quanto tale solo Carlo, una volta re, potrebbe concederle di fregiarsi del prestigioso titolo (a meno che non lo faccia Elisabetta prima di cedere lo scettro al figlio o di passare a miglior vita). Situazione complessa? Bene, per Camilla Shand la questione è ancor più intricata.
Ai tempi del discusso matrimonio con il principe ereditario, celebrato l’8 aprile 2005 dopo anni di clandestinità, tradimenti e rivelazioni scandalose, ha assunto il titolo di Duchessa di Cornovaglia, diventando, di fatto, la seconda donna più importante del Regno Unito dopo la sovrana, che le ha concesso una delle tiare più prestigiose della collezione reale, la Grevill Tiara, appartenuta alla regina madre, del valore di tre milioni di sterline, e il Royal Family Order, onorificenza indossata dalle donne di casa Windsor nelle occasioni più importanti.
Che sia stata accettata in famiglia, dopo gli scandali del passato, è cosa nota, ma che ruolo avrà quando Carlo salitrà al trono? La moglie di un monarca britannico è, automaticamente, regina consorte, così come lo sarà Kate Middleton, ma con l’avanzare dell’età di Elisabetta è tornata attuale la questione spinosa di quella che sarà la posizione dell’ex signora Parker Bowles.
«L’intenzione è che la duchessa sia conosciuta come principessa consorte», ha comunicato Clarence House di recente dopo il riacutizzarsi dei gossip, «È stato deciso al momento del matrimonio e non vi è stato nessun cambiamento». Una decisione che nel 2005 venne presa soprattutto per ammorbidire quelli che non vedevano di buon occhio Camilla, rea di aver rovinato la vita (e il marimonio) di Diana. Ci sarebbe dovuta essere lei, in fondo, al fianco di carlo sul trono.
Il problema, apparentemente inesistente, non lo è però sulla carta, perché la Costituzione in merito è molto chiara e, inoltre, si creerebbe un precedente in occasione dell’ascesa al trono di William. Diverso, invece, il caso del principe Filippo di Edimburgo, marito della regina: il titolo di re consorte non viene utilizzato soprattutto per ragioni legate ad un anacronistico sistema patriarcale. Una regina può essere sia una monarca in carica che una monarca consorte, un re, invece, è un re e basta. Ecco perché i mariti delle regine regnanti sono principi, in tutti i Paesi in cui regna (o regnerà) una donna.
Camilla sarà automaticamente regina consorte, come lo è stata Elizabeth Bowes-Lyon, l’ultima regina madre, moglie di Giorgio VI, padre di Elisabetta II. A meno che non si cambino le regole. Tutto, di questi tempi, è possibile. Anche a Buckingham Palace.
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