Fase 2, dal 18 maggio autonomia alle regioni: aprono bar, ristoranti e parrucchieri
Da lunedì 18 maggio il primo passo verso la riconquistata libertà nella Fase Due. Tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri. Il via libera viene dall’incontro tra governo e Regioni. Le linee guida e i protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività. Per il ministro delle Autonomie Francesco Boccia inizia la fase della responsabilità per le Regioni.
https://twitter.com/GiovanniToti/status/1259896004477943808Le Regioni potranno riaprire in autonomia le attività, ma il governo avrà la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all’andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus.
La svolta finale arriverà quando saranno aperti i collegamenti fra le regioni. Solo quello sarà il vero momento della fine dell’isolamento perché quel via libera dirà che potranno tornare a lavorare alberghi e mezzi di trasporto e quindi saranno possibili le vacanze e il ritorno al lavoro definitivo.
C’è chi ha già fatto passi avanti. Nella provincia autonoma di Bolzano sono già aperti negozi e parrucchieri. Anche in Sardegna già da oggi si può andare in centri estetici e dal barbiere, come ha fatto a Olbia il cestista Gigi Datome. Come si vede nella foto che ha pubblicato su Instagram è l’unico cliente e il barbiere indossa tutte le protezioni del caso.
LE REGOLE E LE REGIONI
È con queste regole, indicate dall’Inail, che il governo accetta aperture anticipate nelle regioni. Dovrebbe ribadirlo anche nella riunione che potrebbe portare allo sblocco delle restrizioni: da lunedì 18 maggio le scelte sulle riaperture saranno fatte a livello locale, fermo restando il controllo dei contagi con possibili nuove chiusure in caso di aumenti.
Oltre ai negozi al dettaglio, la cui data di apertura era già fissata per il 18, potrebbero aprire già lunedì anche parrucchieri, centri estetici, bar e ristoranti in molte regioni. A spingere per l’apertura non sono stati solo i governatori di centrodestra del Nord, ma anche altri a partire da Michele Emiliano in Puglia (pronto a partire anche in assenza di linee guida nazionali) per arrivare a Stefano Bonaccini, il governatore dem dell’Emilia Romagna che è anche presidente della Conferenza delle Regioni e si è fatto portare delle richieste di molti altri.
RISTORANTI E AUTOCERTIFICAZIONE
Per bar e ristoranti la ripartenza passa per la distanza: quattro metri quadrati per ogni cliente e 2 metri tra un tavolo e l’altro secondo quanto stabilito dall’Inail e dall’Istituto superiore di sanità. C’è dunque un limite di capienza predeterminato che dipende dalla metratura del locale in rapporto ai 4 metri per cliente. La misura potrebbe cambiare se il locale adottasse barriere per dividere gli spazi, fondamentale però il distanziamento sociale in locali dove si deve per forza togliere la mascherina per bere e mangiare (da tenere invece entrando, all’ingresso e andando in bagno).
Dal ministero dell’Interno sta arrivando anche la norma che permette alle famiglie di certificare la propria parentela di modo da sollevare i ristoratori da ogni responsabilità e permettere loro di fare tavoli in spazi più ristretti.
Deve essere continuo il ricambio d’aria e devono essere usati il più possibile spazi all’aperto. Ogni tavolo dovrà essere igienizzato al termine della consumazione. Non dovranno esserci oggetti condivisi come le saliere. Impossibile pensare a un buffet e addio anche al menu cartaceo.
SPORT E SALDI
Non c’è ancora accordo sulle norme per gli sport in cui c’è contatto fisico, ma gli allenamento del calcio restano fissati con il 18 come data d’inizio. Non ci sono norme definite per piscine e palestre. Restano chiusi cinema e teatri, nessun via libera per i concerti e i locali da ballo che questa estate molto probabilmente non torneranno. Ci saranno le vacanze come ha assicurato il premier Conte, ma non saranno con le serate in discoteca. Ci saranno invece i saldi, ma posticipati: la maggior parte delle regioni ha già preso la decisione di farli cominciare il primo di agosto e non in luglio.