Sfilate di Milano al via: la moda vuole essere ottimista
All’insegna di un cauto ottimismo. Potrebbe essere questo l’incipit giusto di un qualsiasi pezzo sulla Fashion Week Milanese numero 0 post Covid-19, quella consacrata alle collezioni per la Primavera-estate 2021. Una settimana della moda che ha preso timidamente il via – inutile negarlo, con molti meno giornalisti e buyer internazionali a occupare le prime file delle sfilate fisiche, circa un terzo rispetto al totale degli show delle griffe, molte delle quali hanno preferito la sicurezza delle presentazioni in formato digital, nelle sue diverse declinazioni – e che ha tutte le sembianze di una prova generale di quel che sarà o potrebbe essere.
Una prima giornata che parte con molte certezze, qualche sorpresa e tutta la giusta carica d’aspettative per i due eventi clou più attesi dei prossimi giorni di questa edizione di Milano Moda Donna, ovvero lo svelamento della prima collezione Prada co-firmata da Miuccia Prada e Raf Simons (in calendario giovedì 24) e la prima apparizione sul palcoscenico milanese del genio di Pierpaolo Piccioli per Valentino (domenica 27):
Se ad aprire la mattinata sono state le performance virtuali di Missoni e Dsquared2, ad alzare l’asticella è stata Fendi, con la sua ultima sfilata dell’era pre Kim Jones (che ne diventerà direttore creativo dalla prossima stagione). Saranno quelle stampe che catturano le morbide luci riflesse dal sole su una tenda, saranno i ricami a punto giorno, sarà il tanto bianco, ma dalla passerella emana senza dubbio una sensazione di rassicurante calore e di confortante, placido tepore.
Lo stesso dicasi per la passerella di Alberta Ferretti, gentile e romantica, ma anche viva e vivace. Niente toni cupi, nessuna pesantezza, al bando qualsiasi tetraggine. Think positive, non c’è dubbio che anche in questo caso sia questo il mantra.
Leggerezza anche da N° 21: piume delicate, linee semplici e facili, bianco naturale e nero elegantissimo per Alessandro Dell’Acqua. Un trionfo multiforme di colore, invece, per Dolce & Gabbana: ennesimo, variopinto omaggio alla Sicilia, il loro, in un patchwork universale di stampe e fantasie, dai frutti ai broccati, dai pois all’animalier, dal denim ai fiori. Un’orgia armonica di colori, materie, sensazioni diverse. Tutte positive, però. Tutte allegre, tutte piene di vita.
A chiudere la giornata il debutto di Nicola Brognano alle redini creative di Blumarine: per la sua prima sfilata il giovane designer rispolvera tutti i must più indimenticabili e rimpianti del dna del marchio carpigiano, dai colletti in pelliccia alle rose alle ruches da eterna ragazzina. Un nuovo inizio. Anche questo fa bene e tiene vivo l’ottimismo. Soprattutto in un momento come questo.