Salvare la capra istriana, pronta la piattaforma digitale per chi vuole adottarla
PARENZO Nella sala dell’antica Dieta istriana, presentata la piattaforma digitale per l’adozione a distanza della capra istriana, con l’obiettivo di salvarla dall’estinzione visto che ora la sua presenza è ridotta al lumicino. Come del resto le altre razze autoctone della penisola l’animale rappresenta un patrimonio genetico unico, risultato del plurisecolare lavoro di pastori e contadini.
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Nel 1942 in Istria se contavano 14 mila capi mentre oggi ce ne sono solo 142, dunque è forte il rischio di estinzione, per cui è ora di far qualcosa per salvarla. In tal senso l’Agenzia per lo sviluppo rurale dell’Istria ha presentato il fondo o piattaforma per l’adozione a distanza dell’animale. L’interessato è tenuto a compilare il modulo sulla piattaforma stessa e quindi a versare l’importo di 500 euro di cui 350 andranno all’allevatore proprietario e i rimanenti 150 euro verranno impiegati per il funzionamento, la promozione e la visibilità del progetto. Al donatore quindi saranno resi disponibili foto e video della capra adottata, come pure la possibilità di andare a trovarla previo avviso. E può anche darle il nome, ma non può diventarne proprietario.
A proposito è stato lanciato l’invito all’adozione a tutti gli istriani e anche a quelli emigrati all’estero. Sarà interessante vedere che risposta avrà l’iniziativa, comunque si è fiduciosi considerato che l’animale ritenuto il simbolo della penisola è sempre rimasto nel cuore degli istriani che per cause di varia natura hanno dovuto lasciare il focolare domestico. Ricordiamo che gli allevatori di capre istriane sono concentrati per lo più a Monticchio, Gallesano, Velenichi, Villanova di Parenzo, Sovici, Cattuni di Treviso e Scropetti. Alla presentazione della piattaforma, Edmondo Suran dell’Agenzia stessa ha illustrato le altre iniziative per salvare la capra istriana dall’estinzione. Ha ricordato a proposito che nel 2022 l’Agenzia ha versato 100 euro per ogni capo di capra istriana negli allevamenti, dal canto suo la Regione istriana ne ha versati altri 130 e il Ministero dell’agricoltura ulteriori 170. «Al momento – così Suran – gli allevatori possono concorrere per i crediti a tassi agevolati, erogati dal Fondo regionale per l’agricoltura».
Il direttore dell’Agenzia Igor Merlic ha sottolineato che le autonomie locali e quella regionale nonché la comunità scientifica, gli allevatori stessi come pure l’intera collettività hanno l’obbligo e la responsabilità storica di salvare la razza, importante sia per il passato che per il futuro dell’Istria.