Risse, rapine e sassi contro le case: baby gang in azione a San Giacomo a Trieste
Numerose le segnalazioni dei residenti. Minorenne minacciato con un coltello e derubato
TRIESTE «Guardate la foto... sì è proprio lui, questo qua. Sapete cosa facciamo? Lo portiamo in un bosco con una scusa, lo spogliamo e lo picchiamo. Portiamo il coltello, così prende paura. Ci divertiamo un po’, che dite...?».
Martedì sera, supermercato “Pam” di viale Miramare, ultimo corridoio in fondo, accanto ai frighi della carne. La conversazione, intercettata da chi scrive, è di un gruppo di sei adolescenti tra i quattordici e i diciassette anni. Con loro anche tre coetanee che seguono in disparte, sguardo chino sul cellulare.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14098511]]
Le piccole bande
Non sappiamo se il gruppetto sia lo stesso che nell’ultimo periodo, nel rione di San Giacomo, si è reso protagonista delle numerose risse, aggressioni, rapine e danneggiamenti segnalati dai residenti alle forze dell’ordine. Non sappiamo se siano quelli di San Giacomo, o quelli che imperversano nel giardino pubblico di via Giulia, in piazza Perugino, in zona Barriera, in piazza Garibaldi o in piazza Goldoni. O, ancora, sulla Scala dei Giganti. Ma, che siano del centro o della periferia, sappiamo ciò che li accomuna: la violenza. E le logiche della strada: piccole bande, composte tanto da triestini doc quanto da figli di famiglie di immigrati a cui si aggiungono i minori stranieri non accompagnati ospiti delle strutture di accoglienza – noti, tra loro, come i “magrebini” –, che si dividono zone e piazze. E lo spaccio.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14204187]]
I punti di ritrovo
I punti di ritrovo, in zona Barriera, sono perlopiù le piazze limitrofe e il McDonald’s di piazza Goldoni, oltre che la stessa Scala dei Giganti: luoghi che, a diverse ondate, sono entrati nelle cronache di questi mesi.
Ma adesso l’area più critica è proprio San Giacomo: è qui che il fenomeno in queste settimane si sta concentrando con insistenza. In particolare nel giardino che si trova dietro alla caserma dei Carabinieri di via dell’Istria, in via Petitti di Roreto, cioè quello attrezzato per gli skater, e quello subito sotto, tra via Rivalto e via dei Montecchi. Uno degli ultimi episodi risale a sabato 30 marzo: sette minorenni che hanno accerchiato e pestato un coetaneo in via Rivalto, con dietro un codazzo di un’altra decina di giovani che seguivano divertiti. La scena è stata ripresa con il cellulare dai residenti delle case attorno. Gli aggressori sono fuggiti non appena hanno sentito le sirene dei Carabinieri.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14204188]]
Un fatto analogo si era verificato alcuni giorni prima vicino al giardino di via dei Montecchi. Altri erano stati documentati nei giorni antecedenti, tra cui la rapina di ragazzino bullizzato, minacciato con un coltello e derubato dei 3 euro che aveva in tasca.
Pestaggi continui
Chi abita nel quartiere riferisce di assistere di continuo ai pestaggi tra bande. «Non se ne può più – confida una residente della zona che chiede l’anonimato – basta con queste violenze». Le aggressioni non si limitano ai coetanei: pure gli animali sono presi di mira. «Ho visto dalla finestra mentre questi delinquenti lanciavano petardi contro i gatti... a quel punto non sono stata zitta. Ho urlato di smetterla e sapete cosa è successo? Mi hanno lanciato pietre contro il balcone di casa».
Musica alta e danneggiamenti
Non mancano i danneggiamenti: in quel nugolo di stradine dietro a via dell’Istria, c’è chi è stato visto mentre prende a pugni i cofani e le portiere della automobili posteggiate.
I residenti lamentano anche la musica alta che proviene dal giardino degli skater: «Passano ore e ore con il volume alto, testimonia un altro residente. Così un commerciante: «Alcuni vengono giù con gli skate sul marciapiede con il rischio di travolgere i passanti. Se provi a protestare vieni minacciato. A una persona che si era lamentata, un gruppetto aveva iniziato a urlarle contro “mi sta mettendo le mani addosso! Mi sta mettendo le mani addosso”. Questa persona è rimasta impietrita».
Le chat di allerta
Chi abita nella zona si scambia chat di allerta, di cui ha ormai contezza anche la circoscrizione competente. Ecco cosa scriveva una mamma pochi giorni fa: «Mi trovavo sotto un condominio, a un certo punto arriva una mandria di ragazzini. Uno scappava, era stato preso a schiaffi e cazzotti. Poco dopo si avvicina un altro che era riuscito a divincolarsi. Li abbiamo tenuti con noi, poi li abbiamo accompagnati dai carabinieri. Mamme, parlate con i vostri figli, fermiamo questo bullismo».
Le segnalazioni sono arrivate sia alla Polizia sia ai Carabinieri. Il questore Pietro Ostuni assicura che la zona di San Giacomo – dopo i recenti controlli straordinari a tappeto messi a segno in tutta la città – sarà monitorata dalle volanti con frequenza. Sabato pomeriggio l’assessore comunale alle Politiche della sicurezza Caterina De Gavardo ha mandato le pattuglie della Polizia locale. Due giovani pachistani sono stati identificati e uno è stato portato in caserma.
«Da ora in avanti i giardini, ma anche zone come Scala dei Giganti, saranno sempre monitorati dal Nucleo interventi speciali», annuncia l’assessore. In supporto agli agenti, grazie ai fondi regionali, anche le guardie giurate: un servizio di vigilanza gestito dal Comando della Polizia locale.
RIPRODUZIONE RISERVATA