Un asilo sloveno sul Carso: raccolte 450 firme in pochi giorni
foto da Quotidiani locali
OPICINA Sono 450 le firme raccolte nel giro di una settimana, a sostegno della richiesta di ottenere un asilo nido con lingua d’insegnamento slovena sull’altipiano carsico. È questo il significativo risultato ottenuto dall’iniziativa avviata dai circoli Pd dell’altipiano est e ovest.
Nel dettaglio, il banchetto allestito a Opicina ha raccolto 191 sottoscrizioni, quello di Prosecco 131, mentre a Basovizza le firme sono state 80. A tutte questa vanno sommate le 48 raccolte in precedenza.
Si tratta di un segnale che evidenzia la sensibilità della popolazione su un tema da tempo in discussione. «Centinaia di persone, tante mamme e giovani coppie, ma anche i nonni che suppliscono alla mancanza di servizi pubblici per i loro nipotini – ha commentato Ugo Poli, vicesegretario del circolo democratico di Opicina – sono venuti a firmare la richiesta di aprire l’asilo nido di lingua slovena».
I firmatari hanno anche potuto esprimere la propria preferenza, scegliendo fra tre possibili localizzazioni della struttura: Prosecco, Opicina, Gropada.
«È incredibile – ha aggiunto Poli – che sul Carso triestino non esista una sola sezione di asilo nido comunale di lingua slovena, mentre sono solo due quelle di lingua italiana. Eppure, nelle scuole materne con lingua di insegnamento slovena, dai tre anni in su, sul Carso triestino appaiono ben 140 bambini. Esiste quindi una domanda inevasa che troverebbe almeno parziale soddisfazione con la creazione di una sezione di asilo nido slovena».
Oggi i posti negli asili nido di lingua slovena nel comune di Trieste sono solo trenta e tutti in città. Non a caso il tema ha una portata generale ed è in atto un’analoga iniziativa perché nella nuova struttura comunale di San Giovanni, sulle sei sezioni di asilo nido previste, almeno una abbia lingua di insegnamento slovena.
«La formazione in lingua madre nella prima infanzia – ha concluso Poli – è una condizione essenziale per la salvaguardia dell’identità culturale di una minoranza nazionale. Per questo preoccupa il fatto che la precedente giunta Dipiazza avesse assunto l’impegno di realizzare questo asilo nido, mentre quella attuale è stata finora sorda alle richieste ricevute».
Sarà possibile firmare nuovamente la petizione domani dalle 16 alle 18 alla Casa Brdina di via di Prosecco 109 a Opicina.