Pochi medici di base a Gorizia, la protesta dei cittadini in Consiglio comunale
GORIZIA “Quattromila cittadini senza medico di base. Il sindaco c’è?”. È il quesito comparso su due cartelli affissi, nel tardo pomeriggio di ieri, da una cinquantina di persone che hanno risposto all’appello del Coordinamento Salute Fvg e del consigliere comunale Andrea Picco (NoiMiNoaltrisGo!) a presenziare alla seduta del Consiglio comunale. Una protesta silente (in aula, del resto, il pubblico non può intervenire) ma importante, pur nella consapevolezza che un sindaco nulla può nella soluzione di una questione che sta angustiando tanti cittadini.
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La presidente del Consiglio Silvia Paoletti ha salutato i cittadini per poi raggiungerli e spiegare loro che gli striscioni andavano tolti. Cosa fatta. «È un tema che interessa tutta la cittadinanza», la sua dichiarazione, prima di passare la parola al sindaco Ziberna. «Solleciteremo l’assessore regionale Riccardi e il direttore generale di Asugi Poggiana riguardo un problema serio, quello della carenza numerica dei medici di medicina generale, che riguarda tutta l’Italia. Questi professionisti sono un prezioso anello di congiunzione che permette di sgravare, peraltro, i Pronto soccorso. Sarà mia cura portare in campo la questione con la Regione, il nostro interlocutore». In seconda battuta, si è acceso un botta e risposta molto energico fra Ziberna e Picco.
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Il consigliere d’opposizione Franco Zotti, con la solita e discutibile maglietta gialla “Verità per Zotti”, ha preso immediatamente la palla al balzo per contestare la decisione di far rimuovere i cartelli. «Non c’è scritto da nessuna parte che non si possano esporre. Questo è abuso di potere», le sue parole.
Un attacco respinto dalla segretaria generale Maria Grazia De Rosa: ha ricordato come il pubblico non possa intervenire, in nessuna misura, in aula. Lo show, però, è proseguito con Zotti che ha chiesto conto del prelevamento dal fondo di riserva di 27 mila euro per l’allestimento dei seggi elettorali e l’acquisto di arredi danneggiati dalla grandinata di luglio.
Sono iniziate, così, le interrogazioni. E Ziberna ha risposto ai quesiti di Roberto Sartori (Lega) relativi ai timori, rappresentati ieri sul Piccolo, di un possibile “ridimensionamento” della realizzanda Lunetta. Il primo cittadino è stato tranquillizzante. «Posto che qualsiasi modifica debba essere condivisa fra i due Governi, il sindaco di Nova Gorica Turel mi dice che nulla è cambiato. Il traffico-merci alla Transalpina sarà trasferito a Vrtojba e non ad Opicina: quindi, ci saranno gli auspicati benefici per la Sdag con la realizzazione della Lunetta». Il primo cittadino ha annunciato di avere, in ogni caso, coinvolto anche Rfi per avere ulteriori delucidazioni e rassicurazioni.
È stata, così, la volta di Franco Perazza (Pd) che ha puntato il dito sul progetto “sussurrato” di rivedere la geografia del perimetro Friuli Venezia Giulia con un grande Friuli e un’area metropolitana di Trieste. È stato il sindaco a ricordare che si tratta di un tema che riemerge periodicamente. «Noi eravamo e siamo per il mantenimento della provincia isontina», la sottolineatura del capo della Giunta. Anche Antonio Devetag (Gorizia 3.0 e Azione) ha rimodulato la stessa questione, evidenziando la necessità di allargare il perimetro del GectGo. Ipotesi respinta dal sindaco. «Il Gruppo europeo si sta già rapportando con un’area vasta di territorio, con gli altri Comuni, a livello di partnership. Non vedo la necessità di comprendere altri Comuni».
Il leghista Andrea Tomasella, dal canto suo, ha chiesto rassicurazioni (ottenendole) sulla futura Zls che riguarderà anche una parte di Gorizia. «Importante - le sue parole - ci sia una fase di illustrazione dei benefici alle realtà produttive». Infine, Rosy Tucci (Gorizia è tua) ha chiesto lumi sulla task force nata per monitorare i lavori pubblici e ha auspicato che i report settimanali siano messi a disposizione dei consiglieri e dai cittadini.