Per la capitale europea della cultura arrivano i Giochi senza frontiere: sfida tra le due Gorizie e Šempeter
foto da Quotidiani locali
GORIZIA Sindaci, ma anche contadini. Non per lavoro, ma per gioco. E non per un mese, nemmeno per un giorno, ma solo per pochi minuti. Perché, c’erano una volta alla tv i Giochi senza Frontiere. Ma in città saranno in tanti a ricordare anche i Giochi senza quartiere.
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Quelli annunciati ieri in sala Dora Bassi saranno, invece, i Borderless Games, i primi giochi di quartiere transfrontalieri. La data è quella di sabato 15 giugno con i partecipanti che si troveranno alle 15.30 in piazza Vittoria, per poi spostarsi tutti assieme alla Valletta del Corno, dove, alle 16.20, i primi cittadini di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba, Rodolfo Ziberna, Samo Turel e Milan Turk, sfalceranno l’erba ispirandosi ai Giochi senza quartiere. E il presidente della Commissione regionale Cultura, Diego Bernardis, si è già offerto di impartire loro qualche prezioso insegnamento. Di sicuro, ci sarà da ridere.
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Alle 17 inizieranno sia le prove in Valletta sia la caccia al tesoro. A confrontarsi, ci penseranno 13 squadre in rappresentanza di altrettanti quartieri dei tre Comuni: Nova Gorica, Rožna Dolina, Salcano, Šempeter-Vrtojba, Lucinico, San Rocco-Sant’Anna, Piuma-San Mauro-Oslavia, Piedimonte, Madonnina, Sant’Andrea, Centro, Straccis-Montesanto-Piazzutta e Gect. Perché sì, ci sarà anche la squadra formata dai dipendenti del GectGo, che, a sentire la direttrice Romina Kocina, assicura battaglia.
Ogni formazione avrà al massimo 20 componenti. L’età? Dai 16 anni in su. E i concorrenti si cimenteranno con giochi da tavola e briscola, tiro alla fune, giochi d’acqua e percorsi di abilità fino al gran finale che coinvolgerà tutte le squadre. Per quanto riguarda invece la caccia al tesoro, chi prenderà parte alla competizione dovrà affrontare un percorso di 7 chilometri, a piedi o in bicicletta, che si snoderà tra i tre Comuni per far poi ritorno alla Valletta che, in quei giorni, vedrà inaugurata la prima parte del parco dopo l’intervento di riqualificazione (l’altra metà aprirà a inizio autunno). Alle 21.30, l’associazione nazionale alpini curerà poi un momento conviviale.
«La Commissione Europea si è particolarmente raccomandata che Go!2025 presti coinvolga la cittadinanza – ha affermato ieri Ziberna –. Per il momento, le istituzioni già stanno collaborando, ma è tempo di realizzare sempre di più momenti integrativi come i Borderless Games». Da parte sua, Turel si è soffermato sull’importanza dell’appuntamento inteso quale strumento di promozione del territorio, mentre Turk ha auspicato che la manifestazione venga replicata nei prossimi anni. Hanno partecipato all’incontro anche il presidente del GectGo Paolo Petiziol, la direttrice dello Zavod Go!2025 Mija Lorbek, gli assessori comunali Patrizia Artico, Maurizio Negro e Sarah Filisetti, il sindaco di Cormons Roberto Felcaro e il vicesindaco di Nova Gorica Anton Harej. Inoltre, c’erano Marco Braida, nella doppia veste di componente del cda della Fondazione Carigo e di delegato provinciale del Coni, e Umberto Martinuzzi, vice presidente vicario della Cassa Rurale Fvg, sponsor dell’iniziativa, senza trascurare il supporto di Irisacqua e Goriziana Caffè. Non sono poi mancati i rappresentanti di vari quartieri: proprio la loro adesione è determinante per la realizzazione della kermesse sotto la regia dell’Unione associazioni di Lucinico. Tra un intervento e un altro, Braida ha lanciato un’idea: organizzare tra maggio e giugno 2025 una manifestazione agonistica di rugby a 7 tra 10/12 nazionali in preparazione all’Olimpiade del 2028 utilizzando le strutture presenti a Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba