Aveva 68 anni ed era di Monfalcone il ciclista morto a Marina Julia
MONFALCONE È deceduto nel corso della notte, tra martedì e mercoled’, all’ospedale di Cattinara. L’uomo caduto dalla sua bicicletta mentre percorreva la pista ciclabile, in direzione Staranzano, a Marina Julia, non si è potuto salvare.
Purtroppo non ce l’ha fatta, nonostante sia stato sottoposto ad un intervento chirurgico, per tentare di strapparlo alla morte. Il ciclista, P. A. le sue iniziali, di 68 anni (non 80 come parso inizialmente) residente a Monfalcone, il prossimo mese di giugno avrebbe raggiunto i 69 anni.
Quella di martedì, di primo mattino, tra le 6.30 e le 7, doveva essere una tranquilla e sana escursione con la due ruote, una giornata rinfrescata dalla bora, prima del forte abbassamento delle temperature previsto anche da un’allerta meteo.
Una biciclettata assaporando l’aria di mare, nel costeggiare, nella parte bassa, il percorso lung’argine, a ridosso della spiaggia. La pista ciclabile corre da Marina Julia fino al Lido di Staranzano.
Finché, ad un certo punto, circa all’altezza del Kitesurf, per cause non meglio precisate, ma di carattere “accidentale”, si presume un malore, il ciclista è rovinato a terra lungo il suo percorso perdendo i sensi. Nella caduta ha battuto la testa, sempre secondo quanto si ipotizza, riportando un importante trauma cranico.
A dare l’allarme è stata una persona che stava camminando nella zona. Il sessantottenne è stato trovato lungo disteso al suolo, accanto alla bicicletta, in stato dunque di incoscienza. Comunque in condizioni decisamente serie. Appena dato l’allarme, sono giunti tempestivamente gli operatori sanitari, a bordo di un’ambulanza, che hanno prestato le prime cure.
Tuttavia, la situazione era già di evidente gravità, “classificata” in codice rosso, tanto da richiedere l’intervento dell’elisoccorso. L’equipe medico sanitaria ha pertanto preso in carico il sessantottenne trasferendolo all’interno del velivolo, diretto con estrema urgenza all’ospedale triestino di Cattinara. L’uomo è stato sottoposto al delicato intervento chirurgico alla testa, ma purtroppo non ha dato esito favorevole.
Rimane da capire l’origine che ha determinato il decesso, ossia, se sia stato il malore a compromettere fin da subito le condizioni di salute del ciclista, o se, invece, a rendere fatale la caduta sia stato il trauma cranico riportato dalla caduta.
Resta il fatto che, purtroppo, nulla ha potuto sottrarre il monfalconese dal tragico destino.