Valmaura rinasce il campetto grazie alla Pallacanestro Trieste

foto da Quotidiani locali

TRIESTE. I risultati sul parquet non saranno quelli auspicati dai tifosi, ma fuori dal campo la Pallacanestro Trieste ha messo a segno un colpo da tre punti per quanto concerne le iniziative in ambito sociale. Verrà inaugurato venerdì alle 17, con il fatidico taglio del nastro e un match di basket all’insegna dell’inclusione – in campo due atleti per squadra di Asd Calicanto, Pallacanestro Trieste, Futurosa, Servolana e BaskeTrieste – il nuovo playground del comprensorio Ater di Valmaura, completamente rimesso a nuovo e ridipinto dalla società cestistica biancorossa in collaborazione con la Fondazione Pietro Pittini e con la parrocchia della Beata Vergine Addolorata.

«Siamo molto orgogliosi di questo progetto, perché rappresenta la ciliegina sulla torta di una stagione in cui il calendario di iniziative di impegno per il sociale nelle scuole e nelle periferie triestine è stato ricco di eventi», esordisce la responsabile dell’area Community and fan engagement di Pallacanestro Trieste Mariabeatrice Cavarretta, sttolineando come le iniziative hanno avuto «i valori dello sport come filo conduttore e i nostri atleti della prima squadra parte attiva in questo percorso che serve ad avvicinare i giovani al nostro sport».

«L’idea di rifare il campo da basket delle case popolari di Valmaura – continua Cavarretta – ha un doppio significato simbolico: ridare vita a uno spazio ricreativo dove i protagonisti saranno gli stessi ragazzi delle scuole che abbiamo incontrato in questi mesi (le medie Caprin, Roli e Svevo oltre al centro di formazione Ciofs, ndr), ma soprattutto farlo ad un chilometro dalla nostra casa, nel nostro rione».

E nel quartiere c’è una grande voglia di basket, al punto che si è deciso di montare i tabelloni solo stamattina, per evitare che i ragazzi potessero concedersi la prima partitella con la superficie ancora fresca di pittura. Coloratissima la pavimentazione del nuovo playground, ispirata ad alcune scritte a bomboletta che sono state tracciate sui muri del rione.

Tre gli ideatori del progetto, diventato realtà in due mesi. La spinta è partita dalla Pallacanestro Trieste, dalla Fondazione Pittini (che ha contribuito economicamente) e dal parroco don Francesco Pesce, cui si è sommato l’apporto di Edilmaster e dell’Aps Oltre Quella Sedia.

«I nostri ringraziamenti – dice Cavarretta – vanno anche agli sponsor e soprattutto ai residenti, che ci hanno accolto in casa loro con generosità ed entusiasmo e che ospiteremo al Palatrieste per la prima sfida play-off».

L’iniziativa costituisce un esempio di sinergia al servizio della comunità con lo sport come veicolo di inclusività, sottolinea Nicolò Melli, project advisor di Fondazione Pittini: «L’idea di riempire di contenuti un’area della città altrimenti ai margini non poteva che trovarci favorevoli. E farlo usando lo sport, strumento educativo più antico del mondo, ci riempie d’orgoglio».

Così infine il parroco di Valmaura don Pesce: «Siamo felici di portare colore e vita in un complesso che è parte fondamentale della nostra comunità. Ci sono situazioni difficili, ma qui abitano tante brave persone e tanti giovani che partecipano attivamente alla vita della parrocchia e meritano uno spazio sano dove potersi esprimere al meglio». —