Per musei, biblioteche e siti archeologici del Friuli Venezia Giulia un tesoretto da 9,3 milioni
TRIESTE Da Miramare ai tesori archeologici di Aquileia, Grado e Cividale, dalle grotte preistoriche carsiche alla nave medievale sullo Stella: supera i 9,3 milioni di euro il finanziamento destinato dal ministero della Cultura al Friuli Venezia Giulia per gli interventi inseriti nel programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026. Saranno in tutto 31 quelli previsti nel territorio della regione, su un totale di quasi mille interventi a livello nazionale. L’importo complessivo, considerando l’intero Bel Paese, arriva a 235.424.970 euro. Si tratta non solo di musei e siti archeologici: inclusi anche biblioteche, archivi, oltre al settore belle arti e paesaggio.
Il Fvg, con un totale di 9.319.706 euro risulta la nona regione più finanziata nel triennio (nella programmazione 2023-2025 gli interventi finanziati erano 34 e la somma a disposizione 9,9 milioni). Al primo posto c’è il Lazio con 38.844.632 euro per 133 interventi finanziati, segue la Campania con 34.289.484 euro per 125 interventi. Poi Toscana e Piemonte con oltre 25 milioni ciascuna per 138 e 66 interventi, la Lombardia con 17 milioni (59 interventi) e il Veneto con 16.623.067 euro per 67 interventi.
Il via libera definitivo è arrivato con il decreto firmato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Secondo il ministro «il piano triennale 2024-2026 è l’architrave dell’impegno finanziario per tutelare e valorizzare il ricchissimo patrimonio culturale della nazione. Cifre molto consistenti che vogliamo vedere trasferite in opere concrete».
In Friuli Venezia Giulia la maggior parte delle risorse, 5,1 milioni, è destinata ai musei (compresi quelli archeologici), mentre 2,1 milioni finanzieranno lavori per il settore belle arti e paesaggio. Per i siti archeologici sono stanziati 1.150.880 euro, mentre per biblioteche ed archivi si superano di poco i 900 mila euro.
In ambito museale a ricevere le risorse maggiori sarà il museo nazionale di archeologia subacquea di Grado (per manutenzione straordinaria, ristrutturazione e allestimento) con 1.552.000 euro. Ad Aquileia 1,4 milioni sono stati stanziati per i lavori di consolidamento, restauro e rifunzionalizzazione di casa Buzin mentre per l’allestimento del padiglione multifunzionale del complesso museale sono previsti 350 mila euro. Per il museo archeologico di Cividale sono in arrivo 1.050.000 euro per interventi che vanno dalla manutenzione straordinaria alla riorganizzazione dell’allestimento. A Trieste, per museo e parco del castello di Miramare, sono stanziati 650 mila euro.
Passando ai siti archeologici, 70 mila euro, tutti concentrati nel 2024, serviranno per le indagini sulle grotte preistoriche del Carso triestino, 175 mila per il restauro della nave medievale sul fiume Stella e 150 mila per gli scavi a Cividale e altrettanti per i siti subacquei di Grado.
Per quanto riguarda le strutture, 990 mila euro sono destinati all’intervento di rifunzionalizzazione della caserma Gamerra di Palmanova da destinare a deposito archeologico e 898 mila serviranno per i lavori di rifacimento degli impianti elettrici e per la conservazione dei fondi fotografici di palazzo Economo a Trieste, sede principale della Soprintendenza. Sempre a Trieste, per gli interventi su palazzo Morpurgo, sede della biblioteca Crise, 344 mila euro. Per la manutenzione straordinaria di palazzo Clabassi a Udine sono infine previsti 179.900 euro.
«Ringrazio il Ministero e Sangiuliano per aver destinato questi fondi – sottolinea Nicole Matteoni, deputata triestina di Fratelli d’Italia e componente della Commissione cultura –. L’arte e la cultura vanno difese e tutelate».
Dalle file dell’opposizione, la deputata del Pd Debora Serracchiani paventa però «tagli di risorse al museo autonomo di Miramare e alla Direzione regionale Musei che sarebbero dannosi. Siamo in mezzo a un guado, nel momento già complesso della fusione tra due soggetti molto diversi, museo autonomo e Direzione regionale, prevista dal Ministero per quest’anno. Una fusione frettolosa e approssimativa. La Direzione regionale da sola abbisogna di almeno un milione di euro e non si sa nulla di quali e quante risorse arriveranno. È indispensabile bloccare la mobilità del personale che potrebbe avere ricadute disastrose sulla gestione dei nostri musei. Il Ministero deve chiarire».