I fondi taglia-affitti a Gorizia sono cresciuti del 105%: sostegni a 412 famiglie
Il Comune lancia il nuovo bando: domande da inoltrare dal 30 aprile al 7 giugno. Il dossier 2023 evidenzia uno stanziamento di oltre un milione 46 mila euro
GORIZIA. Un aumento percentuale dei contributi del 105%. Da un anno altro. Mentre il Comune ha appena avviato la procedura per gli incentivi a sostegno alle locazioni a favore delle famiglie meno abbienti (anno 2024 per locazioni pagate nel 2023), riserva sorprese notevoli il report dei contributi taglia-affitti della tornata precedente.
I numeri
Il perché è presto detto. Nel 2023 sono stati distribuiti, ai 412 beneficiari, qualcosa come 1.046.348,26 euro, per essere precisi al centesimo. Un anno prima, pur in presenza inizialmente di un maggior numero di richieste d’aiuto (430 di cui andate a buon fine 397) lo stanziamento fu di 509.685 euro. Il Comune di Gorizia, dopo le polemiche del passato, ha fatto la sua parte andando a ripristinare la quota del 10 per cento per tali contributi, assicurando così a un assegno più pesante per le famiglie. Come si ricorderà, nel 2022 le risorse municipali furono pari a zero con conseguente corollario di (aspre e giuste) polemiche. Poi, l’amministrazione si è rimessa in carreggiata e anche Stato e Regione hanno implementato le poste. Gli uffici hanno provveduto a completare i controlli di rito sulle domande presentate: dall’esito degli stessi è emerso, dicevamo, che il numero dei contributi è stato determinato in 412 ammessi al sostegno, 21 sono stati esclusi dallo stesso mentre uno è risultato “non liquidabile”.
Ma come si arriva al milione 46 mila euro complessivi? Larga parte del contributo arriva da Stato e Regione: 978.218,36, di cui 624.736,08 euro quale finanziamento statale assegnato e 353.482,28 quale contributo regionale. Nel computo, ci sono anche 40.561,03 euro che figurano quale «importo da rimborsare alla Regione in quanto riferito a somme non liquidabili». Un quadro che evidenzia nitidamente un aspetto. Gli assegni saranno più pesanti a beneficio delle famiglie che non riescono a onorare il pagamento della locazione.
Il disagio
Che il disagio sociale stia costantemente crescendo, lo evidenzia l’assessore comunale al welfare, Silvana Romano. Non a caso, anche nell’ultimo Bilancio di previsione licenziato dal Comune, le poste maggiori sono riservate proprio a questo settore.
Romano parla, senza mezzi termini, di «sforzo notevole» che si è fatto ancora più urgente «da quando la situazione economica di tante famiglie è stata complicata dalla crisi pandemica. Questo contributo è una boccata d’ossigeno autentica che tante persone attendono e, da parte dell’amministrazione comunale, è doveroso dare una risposta a quante più richieste possibili».
Le nuove misure
Il Comune, dicevamo, ha lanciato il nuovo iter per la concessione di incentivi a sostegno alle locazioni a favore dei soggetti meno abbienti nel pagamento dei canoni di locazione dovuti e pagati ai proprietari degli immobili destinati a prima casa.
Dal punto di vista delle condizioni economiche, è richiesto il possesso di un indicatore Isee non superiore a 15.563,86 euro da elevare del 20% (18.676,63 euro) per i nuclei composti da un componente o di un Isee non superiore a 20 mila euro da elevare del 20% (24.000 euro) per i nuclei composti sempre da un componente. Viene confermato il limite di soglia economico/patrimoniale oltre al quale i cittadini non possono presentare domanda: indicatore Isee non superiore a 30.000 euro.
Non solo, determina alla mano, vengono a loro volta confermati i limiti massimi e minimo di contributo riconoscibile: nella fascia A è di 3.110 euro, nella fascia fascia B 2.330 euro mentre il limite minimo si assesta sui 30 euro. Sempre attraverso la medesima determina, si annuncia che la documentazione verrà resa disponibile su una pagina del sito web comunale nella sezione denominata “Sostegno alle locazioni”.