Un piano per far rivivere la storica balera di Ronchi che ospitò Mike Bongiorno, mago Zurlì e Quartetto Cetra
foto da Quotidiani locali
RONCHI DEI LEGIONARi L’obiettivo è importante. Si tratta, infatti, di rifare la pista di ballo dello storico parco Excelsior di Ronchi dei Legionari, utilizzata in particolar modo durante le festività natalizie per la realizzazione della pista di ghiaccio coperta nell’ambito del Giardino di Natale, capace di richiamare migliaia di persone durante la sua apertura. La pista da ballo, oggi come oggi, presenta però diverse fessurazioni, cedimenti e criticità strutturali che incidono sulla sicurezza pubblica.
Così, a fronte di un impegno economico che sfiora i 100 mila euro, l’amministrazione comunale ha chiesto alla Regione un finanziamento di 70 mila euro sulla base della legge numero 7 e che riguarda specifiche misure per la valorizzazione e la promozione delle sagre, feste locali e delle fiere tradizionali. Proprio come quelle che si sviluppano al parco di via Roma.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14248254]]
Intervento necessario
«Credo sia un intervento importante, ancorché necessario – sono le parole del sindaco, Mauro Benvenuto –, viste le condizioni in cui si trova la struttura. Sono ormai decenni che essa è priva di una radicale manutenzione e se vogliamo sviluppare l’attività in quest’area della nostra città dobbiamo intervenire presto. Spero davvero che la Regione possa finanziarci e che si possa presto appaltare i lavori».
[[ge:gnn:ilpiccolo:14248256]]
Il rilancio del parco Excelsior
La volontà di intervenire sulla pista da ballo si accompagna ad un’altra volontà espressa dalla municipalità ronchese e che ha quale obiettivo proprio il rilancio del parco Excelsior, il quale ha una storia importante alle spalle. Attraverso il Servizio gestione del territorio-lavori pubblici, infatti, la giunta ha affidato allo studio associato degli architetti Movio e Poletto, con una spesa di poco superiore ai 5.300 euro, l’incarico professionale di analisi e proposta progettuale per la riqualificazione di tutta l’area.
Non solo una rinnovata illuminazione, ma anche arredo urbano che la faccia riscoprire e, magari, delle strutture fisse, come le casette di Natale allestite in questo periodo, che permettano, nel corso dell’anno, di promuovere iniziative culturali, ma anche mercatini e manifestazioni a carattere promozionale dei prodotti tipici. «Un progetto al quale teniamo molto – ha spiegato l’assessore al commercio, Gianpaolo Martinelli – attraverso il quale potremmo pensare di avere a disposizione un’area sulla quale avviare un programma fitto di eventi».
[[ge:gnn:ilpiccolo:14248257]]
Parte della storia della città
I ronchesi, ma non solo, sono molto legati a questo polmone verde in centro città. Anche se il suo stato di salute, oggi come oggi, non è dei migliori. Il parco Excelsior ha fatto davvero la storia della città.
Era il 1946 quando nacque l’estivo Excelsior. Fu Guido Franchi, che allora fu il titolare anche del vicino cinema, della sala “Lucky Club” e del caffè Trieste, ad aprire questo tempio del divertimento. I più anziani ricordano le memorabili serate danzanti, quelle con l’orchestra di Grado, ma anche quelle che videro quali protagonisti personaggi come Mike Bongiorno o il Quartetto Cetra.
Mercoledì 28 agosto 1968 la Pro Loco, nata da pochissimo, qui ci organizzò persino una partita di pallacanestro. Di fronte ci furono la nazionale jugoslava e la Snaidero di Udine. Giovedì primo agosto 1974, ancora, i protagonisti furono lo “Zecchino d’oro” ed il famosissimo mago Zurlì.
Ma non è tutto qui. All’Excelsior diresse la sua orchestra Rodolfo Kubik, il musicista e compositore che dovette scappare in dissenso con il regime fascista e diventò direttore dell’orchestra della radio in Argentina. Ma vennero organizzate gare canore, sfilate di moda e tanti spettacoli teatrali. Era il 1979, quando l’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Gianmassimo De Pace firmò una convenzione con i proprietari per la trasformazione della balera estiva in parco pubblico. Poco tempo dopo veniva abbattuto il muro di cinta. Due anni orsono la realizzazione dei nuovi vialetti.
RIPRODUZIONE RISERVATA