Operai schiacciati dal crollo del muro: ecco cosa è successo alla Metfer di Trieste
Quattro dipendenti della “TLT Trasporti logistica traslochi” sono stati travolti dal crollo improvviso di un grosso muro di cemento armato che conteneva rifiuti. Due sono in gravi condizioni
TRIESTE Il boato, la polvere. Le urla. E due operai schiacciati dalle macerie, estratti a fatica dai colleghi che hanno assistito alla scena. Dramma alla “Metfer srl” di Strada della Rosandra, in zona industriale: nel pomeriggio quattro dipendenti della “TLT Trasporti logistica traslochi” sono stati travolti dal crollo improvviso di un grosso muro di cemento armato che conteneva rifiuti. In quel momento stavano scaricando del materiale di vario tipo.
Due, entrambi di origine straniera – un quarantaduenne croato e una persona senegalese di cui non si hanno ancora altre informazioni sulle generalità – risultano in gravi condizioni. Il croato, in particolare, rischia la vita, come confermato da fonti sanitarie. Il senegalese ha traumi importanti ma non è in pericolo. Altri due hanno riportato ferite lievi.
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Il luogo dell’incidente
L’incidente è avvenuto attorno alle tre e mezza all’interno della ditta, situata al civico 62 di una piccola strada che si trova proprio di fronte all’impianto di carburante della Q8. La “Metfer” si occupa del deposito e del recupero di rifiuti “non pericolosi”.
Sul posto varie ambulanze e automediche del 118, oltre alle pattuglie dei Carabinieri e agli operatori del Dipartimento di prevenzione dell’Asugi. Uno dei feriti più gravi è stato portato in elicottero all’ospedale di Udine.
Trattandosi di un incidente sul lavoro, la ricostruzione sulla esatta sulla dinamica di quanto accaduto è affidata agli operatori dell’Azienda sanitaria, oltre che ai militari dell’Arma.
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Una prima ricostruzione
Stando alla prime indicazioni, il muro sarebbe crollato di colpo proprio mentre gli addetti della “TLT Trasporti logistica traslochi” – in quel momento, da quanto risulta, erano in sei – stavano scaricando i rifiuti. Si ipotizza che l’aggiunta di materiale possa in qualche modo aver “pressato” contro le pareti determinando il cedimento su quattro persone che erano proprio accanto al muro. L’elemento scatenante, dunque, sarebbe l’eccessiva quantità depositata. Una delle barriere che delimita le varie aree di raccolta con cui è suddiviso il piazzale della “Metfer”, dove sono collocate diverse tipologie di rifiuti – dal vetro, al legno, al ferro e ai copertoni di auto – non avrebbe retto il peso.
Ma serviranno delle perizie per appurare con esattezza ciò che è successo. Quel che è certo è che i grossi blocchi di cemento armato sono finiti addosso alle persone intente a manovrare ciò che c’era da scaricare.
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Zona sotto sequestro
La zona interessata dall’incidente è stata posta sotto sequestro e transennata dai Carabinieri con il nastro bianco e rosso. Da fuori, tra container, camion e ruspe, erano visibili i pezzi di muro spezzato, alcuni dei quali per terra e sopra ad alcuni cassonetti delle immondizie che apparivano parzialmente rovesciati.
Sono stati gli addetti della “Metfer” e della stessa “TLT Trasporti logistica traslochi” a soccorrere i due operai investiti dalle macerie, riuscendo a liberarli da quei grossi e pesanti blocchi di cemento armato. Quando sono arrivate sul posto le ambulanze del 118 i feriti erano già stati estratti.
I feriti
Il quarantaduenne croato è quello più grave. All’arrivo dell’ambulanza era sotto choc. Come detto rischia la vita. È stato intubato sul posto dai sanitari del 118 e trasportato con urgenza, in codice rosso, al Pronto soccorso. Dopo i primi accertamenti sono stati diagnosticati traumi da schiacciamento all’addome e al bacino. La Tac e gli ulteriori esami in ospedale forniranno elementi più precisi. L’operaio senegalese ha riportato invece traumi rilevanti agli arti inferiori, al bacino e, sembra, pure alla colonna vertebrale. In quegli attimi concitati in cui è stato soccorso dal 118 è parso che avesse difficoltà a muovere le gambe.
L’uomo è stato trasportato in ospedale con il codice giallo; ora è ricoverato nel reparto di Rianimazione. Gli altri due sono stati portati comunque in osservazione in Pronto soccorso (in codice verde), ma sono stati dimessi nel giro di poco tempo.
I Carabinieri e gli operatori dell’Asugi si sono intrattenuti a lungo all’interno della società in cui si è verificato l’incidente. Sono stati sentiti anche i colleghi che hanno assistito alla scena del crollo. Il verbale sarà inviato alla Procura. —
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