La Macedonia del Nord al voto per il primo turno delle presidenziali
foto da Quotidiani locali
Un intenso anno elettorale, nei Balcani. Dopo la Croazia e in attesa delle nuove amministrative in Serbia – e di quelle di Belgrado in particolare – mercoledì 24 aprile anche in Macedonia del Nord si torna alle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali, mentre il ballottaggio per la poltrona di capo dello Stato – probabilissimo – è in agenda l’8 maggio, in contemporanea con le elezioni parlamentari.
Per le presidenziali si sfideranno, in particolare, il presidente uscente, l’europeista Stevo Pendarovski, “cavallo” del Partito socialdemocratico al potere, che cerca – e i sondaggi gli danno qualche speranza – un secondo mandato di cinque anni. Pendarovski dovrà tuttavia vedersela con l’agguerrita Gordana Siljanovska Davkova, candidata del partito conservatore-nazionalista Vmro-Dpmne, quotato come possibile forza vincente alle imminenti parlamentari.
Secondo gli ultimi sondaggi, resi pubblici alla vigilia del voto, Pendarovski dovrebbe conquistare oggi circa il 15% dei consensi, lontanissimo dalla soglia del 50% più un voto che gli permetterebbe di evitare il secondo turno, mentre Davkova è quotata ben più in alto, al 25%, ma al ballottaggio i giochi dovrebbero riaprirsi.
I due candidati che arriveranno sui primi due gradini del podio dovranno infatti cercare di conquistare i favori degli altri contendenti in corsa al primo turno. Tra loro, Bujar Osmani, in carica come ministro degli Esteri, ma anche Biljana Vankosvka, autorevole politologa e fieramente anti-Nato, contraria anche gli accordi di Ocrida che hanno portato al cambio del nome dell’ex repubblica jugoslava, ma anche Arben Taveri, dell’Alleanza degli albanesi.