Cade da un gradone del Sacrario di Redipuglia, bambino ferito. Ecco cos’è successo
Il piccolo di 10 anni era in visita al monumento con i genitori. Ha riportato lesioni serie ma non è in pericolo di vita
REDIPUGLIA. Attimi di paura, se non anche di angoscia. È accaduto all’improvviso. Un bambino di 10 anni, ieri nel tardo pomeriggio, è caduto da uno dei gradoni del Sacrario di Redipuglia. Il minore, fortunatamente, non è comunque in pericolo di vita. L’incidente si è verificato attorno alle 18.20, il bambino era assieme alla sua famiglia, i genitori, provenienti dalla provincia di Venezia, quando ad un certo punto, per cause in corso di accertamento, è piombato, da un’altezza di circa tre metri, sul gradone sottostante. Secondo quanto è stato riferito, dai primi elementi forniti sull’accaduto, il piccolo non si dev’essere accorto che il piano nel punto in cui si trovava lasciava il posto al vuoto, al gradone successivo cadendo senza avere la possibilità di reagire in qualche modo e lo spazio per indietreggiare.
Sul posto sono giunti gli operatori del 118, con più mezzi, che hanno preso in carico il bambino, nell’eseguire i controlli circa le sue condizioni di salute. Certo è che il piccolo era cosciente, non ha perso lucidità, considerato che, è sempre stato spiegato, risultava vigile ed era in grado di rispondere compiutamente alle domande dei sanitari. Un segno importante, il riscontro della sua capacità di interloquire e di parlare fluidamente e coerentemente, senza vuoti di memoria o altri sintomi indicanti particolari “anomalie”.
Il cosiddetto “codice di rientro” di Sores era rosso. Per la dovuta e opportuna ragione, anche in ordine all’età e alla stessa modalità dell’evento accidentale, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso. Il bambino è stato trasferito all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Indicazioni quindi comunque rassicuranti, quanto alle conseguenze specifiche, in termini di traumi, contusioni o ferite, pur serie non è stato possibile avere ulteriori ragguagli.
Al vaglio dei carabinieri di Gradisca d’Isonzo, intervenuti al Sacrario, resta la dinamica del fatto, seppure si propende per l’ipotesi di un passo “avventato”, nel camminare il piede non ha trovato più appoggio. Quella di ieri, giornata successiva alla festa del 25 aprile, che ha indotto molti ad “anticipare” il fine settimana, è stata una giornata di sole, interrotta da qualche annuvolamento, il clima ben più tollerabile rispetto alle piogge insistenti e alle raffiche di vento che hanno imperversato dalla scorsa settimana, con il drastico calo delle temperature. Per la famigliola era una gita e la scelta di visitare lo spettacolare monumento dedicato ai Caduti della Prima guerra mondiale.