Lo yacht Luminance in rada nel golfo di Trieste: stavolta l’oligarca è l’ucraino più ricco
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foto da Quotidiani locali
TRIESTE I passanti dalla vista più acuta l’avranno sicuramente già notato, nonostante la pioggia battente a offuscare l’orizzonte. Camminando lungo il litorale di Barcola o allungando lo sguardo dal parapetto del Castello di Miramare, era impossibile non essere attratti dalla mastodontica presenza di Luminance, un maxi-yacht che naviga in questi giorni per le acque del golfo di Trieste. L’ultimo aggiornamento sulla sua posizione, ieri sera, lo collocava in ormeggio a Grignano, ma sui suoi futuri movimenti si sa ancora molto poco.
Capita spesso, del resto, che gioielli di ingegneria come questi siano circondati da una patina di mistero. Lo sanno bene i triestini, ormai abituati all’inossidabile compagnia dello Yacht “A” di proprietà dell’oligarca russo Andrey Melnichenko e sottoposto a congelamento amministrativo dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.
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La paternità
Risalendo alla paternità di Luminance si incontra la figura di un altro magnate, stavolta, per ironia della sorte, ucraino. È nientemeno che Rinat Akhmetov, l’uomo più ricco d’Ucraina, patron della squadra di calcio dello Shakhtar Donetsk e numero uno di Metinvest. Una coincidenza accentuata dal fatto che – stando a quanto racconta chi ci ha avuto a che fare – Akhmetov avrebbe espressamente chiesto di stare il più lontano possibile dall’imbarcazione russa.
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I lavori in Arsenale
Sia come sia, lo yacht del magnate ucraino è a Trieste da alcuni mesi, per la precisione dal 12 febbraio, e ha trascorso le ultime settimane nel bacino di Fincantieri per ultimare alcuni lavori ancora pendenti nella parte interna della nave. La costruzione di Luminance è infatti recente: iniziata nel 2018, si è conclusa nei primi mesi del 2023 nel cantiere tedesco di Lürssen, a Brema. La sua fisionomia è frutto del lavoro di Espen Øino, uno dei massimi esperti di design per navi di lusso.
Le caratteristiche
Scendendo nelle caratteristiche tecniche, parliamo di uno yacht della lunghezza di 138 metri e una larghezza di 21, il cui equipaggio è al 70 per cento inglese. Porta la bandiera delle Isole Cayman e il suo valore stimato è di circa 500 milioni di dollari, più o meno quanti ne vale lo Yacht A. Il costo di gestione annuale, invece, si aggira attorno ai 50 milioni di dollari.
Si potrebbe poi indulgere nel raccontare i dettagli più sfarzosi di “Luminance”, benché la maggior parte siano protetti da sguardi indiscreti e accessibili soltanto a chi ha la fortuna di salirci. Forse, però, vale la pena riportare un aspetto importante sottolineato da chi ha competenza in materia, che riguarda la liaison tra Fincantieri e il cantiere di Lürssen. Quest’ultimo è, infatti, fra i maggiori punti di costruzione di navi di lusso al mondo e l’accordo con Fincantieri per Luminance fa presagire risvolti allettanti.
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