La storia del prof pendolare, ogni giorno da Marcon a Cortina: «Sveglia alle 4, in auto alle 5»
Costretto a fare il pendolare per un mese da Marcon a Cortina, perché non trova un alloggio. È capitato a un docente di lettere vincitore di una cattedra in ruolo alla scuola media “Zardini”, proprio a Cortina.
Ivano Apisa, 49 anni, di Caserta, ha insegnato per oltre 18 anni a Venezia dopo aver vinto un posto a tempo indeterminato alle scuole elementari.
«Ma subito dopo ho chiesto l’aspettativa dal ruolo alla primaria, per prendere le supplenze alle medie. Per questo motivo», racconta Apisa, «ho trovato casa a Marcon».
Ed è da qui che, alla fine di ottobre 2023, ha appreso di aver vinto la cattedra alle medie di Cortina. La bella notizia, però, per un certo periodo si è trasformata in un incubo.
«Subito», prosegue il docente, «mi sono confrontato con alcuni colleghi che già lavoravano a Cortina che mi hanno spiegato che trovare un alloggio era praticamente impossibile e che gli affitti erano molto alti. Si parla di 1.200-1.500 euro al mese, un costo insostenibile per lo stipendio di un insegnante».
Così, in attesa di trovare una buona sistemazione, il prof ha deciso di fare il pendolare da Marcon a Cortina.
«Per essere a scuola alle 7.50 dovevo alzarmi alle 4 e mettermi in auto alle 5. Da Venezia a Cortina, infatti, servono due ore e un quarto- due ore e mezza a seconda del traffico». Un’esperienza a dir poco pesante, durata per fortuna un solo mese.
«Sono andato avanti così per tutto il mese di novembre, quando poi è saltata fuori un’opportunità a Calalzo, dopo che le mie ricerche a Borca e San Vito si erano rivelate vane. Da qui ci metto 45 minuti per arrivare a scuola». Apisa ha trovato una camera in affitto in un appartamento, «che devo lasciare però il 15 giugno perché poi sarà messa a disposizione per i turisti».
«Noi docenti, a differenza di altre categorie, non abbiamo alcuna agevolazione sia riguardo allo stipendio che a un eventuale alloggio», tiene a precisare il docente. «Se ci fosse riconosciuta potremmo garantire una continuità agli alunni, invece di cercare sempre una soluzione alternativa».
Sì, perché ora Apisa deve decidere se restare a Cortina il prossimo anno scolastico («ai miei studenti mi sono affezionato», dice il docente) o tornare a Marcon, nel Veneziano: «La scelta è difficile anche se le serate invernali in montagna sono un po’ solitarie: i miei colleghi stanno a Cortina e con la neve o il ghiaccio mettersi in strada alla sera per passare qualche ora insieme in qualche locale diventa pericoloso. A Marcon, invece, la vita è diversa: lì è difficile stare in casa alla sera».
Sul problema alloggi, il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, si dice pronto a ragionarci con la stesura del Pat: «Potremmo aiutare i giovani con affitti calmierati o tassi di mutuo agevolati», sottolinea.