Nuova moschea a Mestre, Brugnaro apre «Una valutazione pragmatica»

La nuova moschea in centro a Mestre? «Se l’idea è quella di realizzarla nell’ex segheria, direi che è una buona idea. Crediamo che possa essere utile se il progetto è condiviso con l’amministrazione».

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, a margine dell'inaugurazione del nuovo parco di via Oriago a Chirignago, si è detto favorevole progetto della comunità bengalese di realizzare un centro culturale in via Giustizia, al posto dell’ex falegnameria Rosso, oggi luogo di ritrovo di ex tossicodipendenti, lasciata nel più completo abbandono da anni.

L’associazione Youth for Humanity, Giovani per l’Umanità, ha proposto un progetto nel sito, che prevede la realizzazione di un complesso su più piani: una grande sala di preghiera, un centro conferenze, un’abitazione per l’imam e la sua famiglia. Ma anche una biblioteca, una zona riservata alle donne. E ancora una fetta di spazio dedicata agli sport amati dalla comunità bengalese, tra cui il badminton.

Un primo incontro con la proprietà c’è stato. Ma si tratta di trovare la quadra sul prezzo del terreno, quasi diecimila metri quadri. E poi riuscire ad ottenere il cambio di destinazione d’uso. Il sindaco si dice aperto alla possibilità di concedere l’approvazione al progetto. Ma solo quando sarà tale. Per ora è in fase embrionale.

«Può essere utile» dice «Se ci sono delle regole sulla gestione. Se è un luogo di culto vanno rispettate delle regole. Ad esempio le funzioni dovranno essere in italiano. Serve rispetto reciproco, ma l’apertura da parte nostra c’è. Se i bengalesi investono per comperarla, potrebbe essere una buona idea».

La realizzazione della moschea per i fedeli di Allah bengalesi, sta facendo discutere la città. Rispetto a quanti plaudono e a chi invece vorrebbe osteggiare la proposta, il sindaco taglia corto: «Io non sono né entusiasta né contrario, sono pragmatico. Riflettiamo se ci sono vantaggi, e se ci sono daremo uno spazio per la comunità, per chi lavora, produce, mantiene la famiglia e porta ricchezza alla città. Come diciamo sempre serve rispetto da parte di tutti. Senza prepotenza si dialoga e si trova una soluzione. Con questa logica pragmatica penso che arriveremo alla risoluzione anche di questa situazione».

Stando dunque al primo cittadino, il luogo potrebbe essere quello ideale. Il primo step, che interessa all’amministrazione, è che ci sia una reale riqualificazione del sito. Successivamente che il progetto venga realizzato seguendo la normativa vigente, per gradi.

Ieri nel frattempo, l’associazione ha incontrato l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, per discutere la partita e soprattutto avere dei consigli utili su come portare avanti il sogno della comunità. Oggi ci sono diversi luoghi di culto dove i fedeli musulmani si riuniscono, ma i bengalesi non hanno ancora un vero e proprio centro di preghiera che possa dirsi tale.

Nei giorni scorsi, in concomitanza con la visita del Papa, la Comunità Islamica di Venezia e Provincia aveva rinnovato la richiesta di poter avere un luogo di culto anche in centro storico, per turisti e residenti.