Asili nido veneziani, in arrivo 15 milioni: tutti i fondi Comune per Comune
A livello nazionale ci sono sul piatto 734,9 milioni di euro, per la provincia se ne contano 5,76 milioni solo per Venezia, altri 8,93 circa per i Comuni minori. E si tratta solo della prima tanche, visto che la graduatoria ne comprende altri 22, oltre ai sette ammessi al primo giro.
Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto per un nuovo piano per gli asili nido che, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, punta a incrementare i posti del 33 per cento entro il 2027; il traguardo verrà raggiunto con finanziamenti annuali, iniziati già due anni fa (anche se, a onor del vero, nel 2022 i soldi sono arrivati tra ottobre e novembre, troppo tardi per la maggior parte dei Comuni riceventi perché si riuscisse a spenderli efficacemente).
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«Si tratta di un investimento a cui attribuiamo un valore strategico per la qualità del sistema scolastico, e non solo», ha commentato il ministro, «Il nostro obiettivo è ampliare un servizio fondamentale per ridurre le disparità dei punti di partenza, venendo incontro nel contempo alle esigenze delle famiglie e in particolare delle donne, a cui offriamo uno strumento in più per la conciliazione tra lavoro e maternità».
Il finanziamento è visto come una vittoria fondamentale dal segretario della Liga veneta Alberto Stefani: «Una misura che consentirà agli istituti del nostro territorio di incrementare i posti degli asili nido ma, soprattutto, una risposta concreta alle esigenze delle famiglie e delle neo mamme», ha rimarcato, «La Lega dimostra ancora una volta con i fatti la sua costante attenzione verso le istituzioni scolastiche, il lavoro e le famiglie».
Nel dettaglio, Venezia accede al capitolo riservato alle Città metropolitane, posizionandosi all’11esimo posto su 14 totali, e con 5,76 milioni di euro punta ad attivare ben 240 nuovi posti nelle strutture.
I sette Comuni che dovrebbero beneficiare del primo blocco di finanziamenti, invece, sono, in ordine di arrivo, Chioggia, San Donà (entrambi con (72 posti, un milione e 728 mila euro ciascuno), Mira, Spinea (60 posti, un milione 440 mila euro a testa), Portogruaro, Martellago e Scorzé (36 posti, 864 mila euro).
In ogni caso, restano candidati anche i Comuni più piccoli di quelli individuati, con una minore popolazione residente nella fascia 0-2 anni, aggregandosi con amministrazioni limitrofe attraverso specifica convenzione, in modo da garantire una gestione congiunta più efficace. —