Muore a 55 anni, oggi sua figlia farà la prima comunione: «Lo ha chiesto lui»
Muore a 55 anni a causa di un tumore. Poche ore prima di perdere conoscenza aveva raccomandato alla figlia, la secondogenita, di ricevere il sacramento della Prima comunione anche se lui fosse deceduto.
La messa è programmata per oggi a Summaga, dove la famiglia vive.
E alla madre aveva raccomandato di consegnare le bomboniere agli invitati e organizzare una grande festa al ristorante. Questo l’ultimo messaggio di Luca Paolo Sartori, 55 anni, di professione operaio, ma in passato ristoratore e pizzaiolo, sia nel portogruarese che nel vicino pordenonese.
«È una disgrazia grande» ha confermato un amico. Luca Paolo Sartori ha combattuto con tutte le sue forze, almeno per assistere a questa celebrazione religiosa ma non ha avuto tempo. Il male lo ha ucciso prima.
Il suo destino era già stato segnato appena nato, dalla perdita del padre, quando aveva appena 28 giorni. Poi la madre si era risposata e Luca Paolo ha sempre considerato il secondo marito effettivamente come suo padre. Da lui, ha appreso le tecniche per lavorare la terra, come agricoltore. Una volta conosciuta la moglie, Cristina Vivan, Luca Paolo Sartori è stato accolto in casa e ha imparato un mestiere, quello di ristoratore. Il suocero gli ha insegnato a preparare le pizze.
Sartori aveva lavorato prima all’ex Belsit di Summaga, poi Quadritondo. Infine si era trasferito per gestire con la moglie e i suoceri altri locali a Praturlone, frazione del comune di Fiume Veneto (si chiamava Il Veliero), e un altro locale a Chions, sempre nella vicina provincia di Pordenone.
Da qui la fine di questa avventura nei ristoranti, dove ha conosciuto l’ambiente del Chions calcio, dirigenti e giocatori del passato. Infine il ritorno a una vita di operaio, alla Ocean Group, proprio a pochi metri da casa.
«Voleva a tutti i costi che la piccola ricevesse la prima comunione» ha raccontato la moglie Cristina Vivan, dipendente del supermercato Visotto di San Stino «festeggeremo ugualmente, così come avrebbe desiderato lui».
Profondamente scosso è anche il sindaco di Pravisdomini, Davide Andretta, che ha origini summaghesi e ancora oggi guida l’Anmig di Portogruaro. Era cugino del deceduto. «Siamo tutti sconvolti in famiglia» ha detto «Luca era una persona buona. Il suo più grande desiderio era assistere alla Prima comunione della figlia».
Il rosario sarà recitato domani alle 20 all’Abbazia di Summaga, dove martedì alle 16 saranno celebrati i funerali. —