Sla, la malattia dei calciatori: in Serie A 6 volte più del resto della popolazione
Hanno sfogliato gli album delle figurine Panini a partire dal campionato 1959-1960 e fino ad arrivare al 2000. Figurina per figurina, volto per volto a raccontare la storia di ognuno. Non la storia in campo, ma quella che è venuta dopo, quella della malattia, la malattia che è degli sportivi, in questo caso dei calciatori: la Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica.
I calciatori professionisti si ammalano di Sla mediamente molto di più rispetto alla popolazione generale, addirittura 6 volte se di livello più alto, di serie A.
Lo conferma uno studio epidemiologico presentato negli Usa, a Philadelphia, al meeting annuale dell’American Academy of Neurology, e condotto da Ettore Beghi ed Elisabetta Pupillo, ricercatori dell’Istituto Mario Negri di Milano, in collaborazione con Letizia Mazzini dell’Ospedale universitario di Novara e Nicola Vanacore dell’Istituto Superiore di Sanità.
Sono stati analizzati i percorsi di 23875 calciatori di Serie A, B e C e sono stati accertati 32 casi di Sla. I più colpiti sono i centrocampisti, 14, 6 sono gli attaccanti, i difensori sono 9 e i portieri 3. Spiega Ettore Beghi: «Ciò che la nostra ricerca conferma è che il rischio di Sla tra gli ex-calciatori è circa 2 volte superiore a quello della popolazione generale. In Serie A, il rischio sale addirittura di 6 volte, ma la vera novità consiste nell’aver evidenziato che i calciatori si ammalano di Sla in età più giovane rispetto a chi non ha praticato il calcio. L’insorgenza della malattia tra i calciatori si attesta sui 43,3 anni mentre quella della popolazione generale in Italia è di 65,2 anni».
In Italia la Sla ha il volto di calciatori famosi come Stefano Borgonovo, centravanti del Como, del Milan e della Fiorentina morto nel 2013, e Gianluca Signorini morto nel 2002. Lui disse: «Vorrei alzarmi e correre con voi, ma non posso. Vorrei urlare con voi canti di gioia, ma non posso. Vorrei che questo fosse un sogno dal quale svegliarmi felice, ma non lo è. Vorrei che la mia vita riprendesse da dove si è fermata».
Borgonovo chiamava la malattia, «la stronza». La Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una rara malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni del sistema nervoso centrale. I malati perdono gradualmente il controllo di diverse funzioni vitali, come camminare, respirare, deglutire e parlare. Quale sia il legame con il calcio e con lo sport in generale (si chiama anche morbo di Lou Gehrig dal nome di un giocatore di baseball, che si ammalò nel 1939) non è stato scoperto, come ignote sono le cause e le possibili cure della malattia.