California, rischia 25 anni di carcere la coppia che teneva incatenati i 13 figli
Era una vera e propria casa degli orrori, quella dove Louise e David Turpin tenevano segregati i loro tredici figli. La coppia è stata accusata di abusi e torture, per avere tenuto i ragazzi incatenati per anni e averli privati del cibo: potrebbe essere condannata a 25 anni di prigione.
L’allarme è stato dato da Jordan, la figlia di 17 anni, che è riuscita a fuggire dalla casa di Perris, in California, attraverso una finestra, e a chiamare il 911. Quando le è stato chiesto dove viveva, non sapeva rispondere: ha dovuto leggere l’indirizzo da un foglio che aveva portato con sé. «Non conosco a memoria l’indirizzo: non esco mai, non so nulla delle strade». La registrazione di quella tragica telefonata è poi stata utilizzata in tribunale contro i genitori.
Jordan, al telefono, ha raccontato d’un fiato: «I miei genitori sono violenti. Le mie due sorelline in questo momento sono incatenate: sono incatenate al loro letto. Viviamo nella sporcizia. A volte mi sveglio e non riesco a respirare per quanto la casa è sporca». Per la ragazza è stato molto difficile anche rispondere alle domande più semplici: «Non so cosa sia la medicina. Non siamo andati a scuola: non ho finito nemmeno le elementari e ho 17 anni».
Quando la polizia è arrivata a casa Turpin, alcuni dei bambini erano incatenati ai loro letti, come aveva anticipato Jordan: «I nostri genitori non ci lasciano uscire. Alcuni di noi hanno chiesto di poter lavorare, ma mamma e papà hanno risposto che non sarebbe mai successo». Secondo gli ufficiali, gli abusi e le torture subiti dai bambini risalgono almeno al 2010. Allora i Turpins vivevano in Texas e si sono poi trasferiti in California. I bambini non erano autorizzati a fare la doccia, tranne una volta all’anno, e non erano mai stati da un dentista.
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