Too Good To Go: anche in Italia arriva l’app contro lo spreco alimentare
«Cavolo, no: questo è troppo buono per buttarlo!». Quante volte avete ripetuto questa frase di fronte a un prodotto delizioso scaduto nel frigorifero? Capita: per distrazione, per dimenticanza, per attitudine ad accumulare più del necessario. Non per niente definiamo la nostra, la «società del benessere».
Ma le risorse di cui disponiamo – ormai dovremmo esserne tutti consapevoli – non sono illimitate. L’onda green che da qualche anno sta scuotendo le coscienze, rimarcando la necessità di un approccio più sostenibile alla vita, sta producendo qualche lento cambiamento.
Cambiamenti che si notano anche nel mondo del cibo, dove lo spreco è all’ordine del giorno. I numeri non sono affatto clementi: ogni anno finiscono nella pattumiera circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Un’enormità, un’assurdità che diventa ancora più odiosa se si pensa a quante persone nel mondo non hanno modo di consumare un pasto decente al giorno.
In Italia non siamo estranei a questa tendenza. Secondo il Rapporto Waste Watcher 2019 sono oltre 10 milioni le tonnellate di cibo che sprechiamo. Dovremmo fare più attenzione in casa, senza dubbio. Dovremmo essere più oculati quando facciamo la spesa, ovvio. Ma un contributo fondamentale può arrivare dagli esercizi pubblici.
Per questi ultimi un aiuto potrebbe arrivare da Too Good To Go. Già attiva in nove paesi europei con circa 8 milioni di utenti, questa app danese permette agli esercizi commerciali che somministrano o producono generi alimentari freschi (come ristoranti e panetterie) di vendere online i prodotti invenduti prima che non siano più vendibili. «Too Good To Go è nato dalla semplice intenzione di risolvere il problema quotidiano dello spreco di cibo, che ha delle ripercussioni importanti dal punto di vista sociale, economico e ambientale» sottolinea Mette Lykke, CEO di Too Good To Go. «L’app offre a ciascuno di noi l’opportunità di impegnarsi nella lotta agli sprechi».
Il risultato? Le attività commerciali riducono il cibo sprecato, aumentano gli incassi e gli acquirenti risparmiano. Sì, perché il prezzo dei prodotti è ovviamente più competitivo di quello originale e si aggira fra i 2 e i 6 euro per un pasto.
Il tutto è regolato anche da un meccanismo un po’ divertente. Le sorprese non solo ci piacciono da matti, ma – lo dice anche la scienza – fanno anche bene. Ecco, i prodotti acquistabili su Too Good To Go sono inseriti in una Magic Box (una scatola magica letteralmente, ma una busta di fatto) di cui all’acquisto non si conosce il contenuto. Per alcuni potrebbe essere una scocciatura, ma per altri può rappresentare un quid in più.
Per trovare gli esercizi commerciali che aderiscono a Too Good To Go è sufficiente attivare la localizzazione sul proprio smartphone. Una volta individuato il ristorante o la panetteria che vi interessa, ordinate il vostro pacco a sorpresa, pagate tramite l’app e ritirate il tutto nella fascia oraria specificata dall’esercente.
Per ora l’app non è ancora disponibile in tutta Italia. «Punto di partenza è Milano, dove hanno già aderito numerosi ristoratori, bar e pasticcerie» spiega Eugenio Sapora, Country Manager di Too Good To Go per l’Italia. «Il nostro obiettivo è creare la più grande rete antispreco in Italia». E fra le realtà note che aderiscono all’iniziativa si leggono già nomi importanti, come i ristoranti biologici EXKi, Carrefour e Eataly (con il punto vendita di Milano Smeraldo), ma anche realtà più locali come Tramè e il micropanificio artigianale Le Polveri.