Il «debutto» del royal baby di Meghan e Harry: come da tradizione Windsor
Il royal baby di Harry d’Inghilterra e Meghan Markle ha finalmente un volto: il neonato, venuto al mondo lunedi 6 maggio al Portland Hospital di Londra, è stato presentato ufficialmente alla stampa e al mondo nella tarda mattinata dell’8 maggio, nella stessa sala dove un anno fa i genitori festeggiarono le nozze, la St. George’s Hall del Castello di Windsor. Addormentato, avvolto in una copertina bianca, in braccio a papà Harry, Meghan al suo fianco, appena pochi minuti davanti ai fotografi.
La scelta degli interni di Windsor è stata fatta per via del maltempo che si è abbattuto nelle ultime ore sulla cittadina, ma a ben guardare i duchi di Sussex non avrebbero potuto optare per situazione più convenzionale. Non qualche fotografia scattata nel privato delle mura domestiche di Frogmore e diffusa dalla pagina Instagram Sussex Royal, come ci si sarebbe aspettato, ma un photocall in piena regola, davanti a fotografi e giornalisti. Meghan, insomma, alla fine ha fatto la stessa cosa di Kate Middleton, rinunciando solo, si fa per dire, e molto comprensibilmente, al fastidio di apparire perfetta a poche ore dal parto per sottoporsi all’analisi dei royal watchers più pignoli, che avrebbero di sicuro trovato un capello fuori posto e cercato appigli per qualche assurdo confronto con Lady Diana e con la cognata.
Meghan, da abile stratega qual è, ha schivato il pericolo e fatto a modo suo, ma di rivoluzionario in tutto questo c’è ben poco, fatta eccezione per il photocall con polemica, perché all’ultimo minuto, martedi, i Sussex hanno inserito la statunitense CBS tra i media che hanno seguito l’evento. Nulla di strano, se non fosse che ITV, BBC e Sky, tutte britanniche, sono state sorteggiate (alla fine l’ha spuntata Sky, ndr) quindi la CBS si è imposta e basta, complice l’amicizia tra la Markle e la conduttrice Gayle King, ospite anche del matrimonio dei duchi e presente al baby shower newyorkese dello scorso febbraio. Atteggiamento che non è piaciuto affatto, scatenando commenti al vetriolo su Twitter.
Passerella a parte, un semplice posato, la «presentazione» casalinga resta la più classica delle convenzioni reali. Prima che Anna d’Inghilterra decidesse di partorire i due figli, Peter e Zara Phillips in ospedale, e che poi la principessa del Galles seguisse la scia (no, non fu lei la prima, nonostante i gossip insistano sulla questione ormai da mesi) i royal baby nascevano in casa, e le loro prime immagini somigliavano molto a quelle che oggi ritraggono il figlio dei duchi di Sussex tra le braccia degli orgogliosi genitori, dal debutto del principe Carlo, che si fece vedere per la prima volta a Buckingham Palace, a quello della sorella minore Anna.
Per lei, la prima fotografia fu a Clarence House, dove è nata, perché nel 1950 Buckingham palace era in ristrutturazione dopo i danni subiti durante la Seconda guerra mondiale.Una delle prime fotografie del principe Andrea, invece, venne scattata a Balmoral. Lo strappo alla regola più clamoroso? In occasione della nascita del principe Edward, quando Sua maestà venne ritratta nel suo letto, con gli altri figli intorno. A casa Windsor le regole si rispettano, con poche eccezioni. E Meghan, alla fine, si è adeguata.
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