Archie (senza titoli nobiliari), l’impresa eccezionale sarà essere normale
L’impresa eccezionale è essere normale. Valeva per Lucio Dalla, in generale vale un po’ per tutti, a maggior ragione varrà per il piccolo Archie Harrison Mountbatten-Windsor. Il primogenito di Harry d’Inghilterra e Meghan Markle, infatti, è soltanto settimo in linea di successione al trono, ma ha due genitori dal carisma molto forte che – presumibilmente – continueranno a essere protagonisti nella monarchia inglese. Seppur, proprio per il bene del figlio, abbiano cercato di defilarsi e uscire momentaneamente dai riflettori.
Con scarsi risultati. La separazione dai Cambridge e il trasferimento a Frogmore Cottage, in realtà, hanno amplificato l’attenzione sui Sussex, vittime loro malgrado dell’eterno dilemma morettiano del «mi si nota di più se vengo e resto in un angolo oppure se non vengo proprio». Ecco, forse se fossero rimasti a Kensington Palace se ne sarebbe parlato meno, ma tant’è: i loro comportamenti «normali», che siano un abbraccio o un banale selfie, all’interno di un contesto come quello reale finiscono per sortire l’effetto opposto.
Un cortocircuito nel quale Archie, crescendo, dovrà essere bravo a divincolarsi: ha un nome semplice, della tradizione germanica che – neanche a farlo apposta – significa «libero» e «coraggioso». Rimanda al protagonista di un fumetto statunitense, che Meghan chissà quante volte avrà sbirciato in gioventù. Il secondo nome è Harrison, che è l’unione di «Harry» e «son», ossia figlio di Harry. Per il cognome invece i duchi hanno scelto quello della casata, Mountbatten-Windsor, che spetta a chi in famiglia non ha titoli nobiliari.
In verità Archie avrebbe potuto ricevere dal padre il titolo di Conte di Dumbarton, oppure avere «Sussex» nel cognome, proprio come i suoi cuginetti hanno «Cambridge». Harry e Meghan hanno preferito – per l’ennesima volta – svincolarsi il più possibile dai cliché reali, rifiutando titoli di cortesia. «In ogni caso quando Carlo sarà re», rivela però lo scrittore e storico Hugo Vickers al Corriere della Sera, «il bambino prenderà immediatamente e in modo automatico gli Styles and Title di HRH Prince of Sussex».
Un altro scoglio, per Archie, sulla strada della normalità.