Ahmad, bimbo amputato, felice della sua nuova protesi
Balla fra i letti dell’ospedale, e intanto sorride, trasmette una gioia incontenibile. Gli altri pazienti si fermano a guardarlo, ad ammirare quel bimbo che danza con la protesi alla gamba. Ahmad Rahman aveva otto mesi, quando lui e sua sorella Salima, sono rimasti feriti, nel loro villaggio nella provincia di Logar, durante uno scontro tra le forze governative afghane e i talebani. Rahman è stato colpito a una gamba, che è stata poi amputata. La protesi con cui danza è la quarta: a mano a mano che il bimbo cresce, anche l’arto deve essere sostituito.
https://twitter.com/roya_musawi/status/1125293529486569472La sua è una storia comune a quella di decine di migliaia di persone in Afghanistan, che perdono gli arti a causa della guerra. Il video, girato dalla fisioterapista Mulkara Rahimi nella clinica ortopedica del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) a Kabul, è diventato presto virale sui social.
Da quando, nel 1988, la clinica del ICRC ha iniziato a registrare il numero degli infortuni, ha segnalato circa 178 mila pazienti con disabilità in Afghanistan, tra cui oltre 4600 amputati. Più di un milione di persone in Afghanistan ha una qualche forma di disabilità, spesso provocata dalle ferite di quattro decenni di guerra. Quasi due terzi degli incidenti tra i pazienti dell’ICRC che hanno perso gli arti sono dovuti a mine terrestri, ordigni esplosivi improvvisati e altri residuati bellici.
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