Louis Vuitton Resort 2020, un viaggio tra gli eccentrici anni ’80 e le avanguardie futuriste
La gioia della scoperta, l’entusiasmo della partenza, il godimento del viaggio in ogni suo momento, a prescindere dalla destinazione. Sono queste le ispirazioni emotive e culturali che da sempre nutrono la filosofia della moda di Louis Vuitton, rappresentandone le fondamenta. Delle basi da reinterpretare costantemente, come un viavai di suggestioni e influenze che si incrociano senza temere inaspettate fusioni, sinonimo di arricchimento e stimoli per dare vita a qualcosa di nuovo. Una storia che si ripete, senza ripetersi, sulla passerella d’eccezione della collezione Cruise 2020: il TWA Flight Center dell’aeroporto di John F. Kennedy di New York.
«Ho avuto la fortuna di essere atterrato al TWA Flight Center alla fine degli anni ’90. È qualcosa che non potrò mai dimenticare. Questo posto è stato dimenticato per vent’anni e ora è tornato in vita. È come un santuario che è stato rianimato, e vederlo incantare di nuovo in una diversa iterazione, come un hotel, è un grande piacere» ha dichiarato Nicolas Ghesquière «Si tratta di riscoprire un luogo insolito che è ancora parte del patrimonio americano». Un tesoro architettonico che Eero Saarinen concepì come un enorme volatile pronto a spiegare le ali nel 1962, pronto a partire per, forse, scoprire cosa si prova a tornare. Un sentimento di esaltazione e curiosità che ben riassume la sfilata dell’ultima collezione di Louis Vuitton, un dialogo tra stili ed epoche contrastanti, ma anche tra città simbolo: New York e Parigi, ovvero due metropoli simbolo dei flussi interculturali e mete storiche dei primi incontri transatlantici. Lo spirito della couture francese, nel suo fascino classico e senza tempo, si amalgama armonicamente con stampe sofisticate e broccati abbaglianti dai colori acidi, che richiamano le brillanti luci della Grande Mela, la città che non dorme mai.
Tra piante e arbusti – che dopo il fashion show verranno donate o trasformate in compost – le modelle hanno sfilato sul catwalk incarnando una nuova donna cosmopolita in un mix audace di proporzioni, dalle bold shoulders ai mini dress, che guarda al passato partendo dalla stravaganza anni ’80, per arrivare a delle silhouette dal tocco futuristico e d’avanguardia in un tripudio di frange, glitter, satin e pelle. Delle creazioni che esprimono al meglio l’idea di lusso di Louis Vuitton, attingendo a tutte le sue risorse del suo storico savoir-faire come base per immaginare, e scrivere, il futuro.