Open House Roma 2019: aprono le architetture più belle della città
Biblioteche, alberghi, palestre e piscine, chiese e fabbriche di plastica, accademie e case d’artista: questa edizione di Open House Roma, in programma sabato 11 e domenica 12 maggio, sfodera il meglio dell’architettura romana, ed apre le porte a luoghi solitamente inaccessibili o, quantomeno, difficili da vedere.
Non approfittarne sarebbe un delitto, anche perché tutte le aperture sono gratuite (ma attenzione, a volte c’è la necessità di prenotare: controllate orari e modalità di visita sul sito) e le chicche sono davvero tante: gli amanti dei libri non si lasceranno ad esempio sfuggire la visita alla biblioteca lateranense, che ospita un patrimonio di migliaia di volumi in un edificio sorprendentemente moderno (e, se non bastasse, perché non proseguire con una capatina alla biblioteca Hertziana?).
Oppure, perché non scegliere di visitare un albergo? Vi sembra strano? No, se si tratta di Condominio Monti, delizioso boutique hotel del centro città che unisce alla cura degli interni la bellezza di un rione vivace e colorato…Chi vive a Roma potrebbe accarezzare l’idea di prenotare una stanza qui solo per godere la colazione in terrazza. E poi, ancora, il palazzo Fendi dell’Eur, Civico Zero a san Lorenzo, la piscina del Foro Italico e l’Accademia di Danimarca.
Tante le proposte, unico il filo conduttore che lega le scelte degli organizzatori, quello di Utilitas, il principio – che nasce con Vitruvio, che al tempo dell’antica Roma scrive il suo trattato di architettura, e che diventa uno dei capisaldi del Rinascimento – che lega il progetto di un edificio alla sua funzione. Lo sottolinea lo stesso Davide Paterna, direttore di Open House Roma: «siamo convinti che guardare all’uso che si fa dell’architettura significhi rispondere ai bisogni urbani contemporanei: in questo senso riteniamo utilitas un tema attuale e urgente, su cui è necessario soffermarsi. L’architettura è progettata per servire l’uomo, e non viceversa».