Assalto alla tabaccheria: il titolare spara 7 colpi e uccide uno dei ladri
Ha sentito dei rumori nella sua tabaccheria, che si trova esattamente sotto all’appartamento in cui abita. E’ uscito con una pistola e quando ha visto tre ladri che provano ad assaltare il negozio armati di un piede di porco, ha sparato sette colpi, uccidendo uno dei malviventi. È successo nella notte a Pavone Canavese, alle porte di San Bernardo di Ivrea. Parrebbe questa la ricostruzione di una notte molto movimentata nel quartiere, ma il titolare del negozio, che ora è indagato per eccesso di legittima difesa, perché il ladro era disarmato, sarà ascoltato in mattinata in Procura per chiarire meglio i fatti. Al momento di certo rimane una vittima, un uomo incensurato di origini moldave, e due complici in fuga. La polizia sta indagando per trovarli e fare chiarezza sulle dinamiche della sparatoria. Davanti alla tabaccheria è stato trovato un piede di porco.
Il caso comincerà presto a far discutere. Del resto la nuova legge sulla legittima difesa approvata in via definitiva a fine marzo, uno dei cavalli di battaglia di Matteo Salvini, è diventato un tema di discussione molto caldo e soprattutto politico. Come ricordiamo, infatti, le nuove norme stabiliscono che la difesa è sempre legittima, pur restando il principio di proporzionalità. Che significa, quindi, che la legittima difesa scatta anche senza l’effettiva minaccia di un’arma. In pratica, è sufficiente che il ladro minacci di essere armato per potersi avvalere della legittima difesa. In più, un maggiore peso è dato al fattore psicologico: la legge prevede che non possa essere punito per eccesso colposo chi ha agito in “stato di grave turbamento”, cioè perché è turbato “dalla situazione di pericolo in atto”.