«SuperQuark»: Piero Angela e il vero servizio pubblico
La formula è la stessa di trentanove anni fa, educata e mai sopra le righe. «Buonasera e ben ritrovati a SuperQuark», dice Piero Angela, 91 anni il prossimo 22 dicembre, nello studio virtuale del suo programma più longevo, quello che ogni estate torna con un ciclo di approfondimenti che spiega in quale direzione stiano andando la natura e la scienza. «Sono quasi quarant’anni che dico questa frase all’inizio di una nuova ripresa del programma», aggiunge il giornalista come se volesse spezzare per un attimo il cerimoniale e rivolgersi direttamente allo spettatore abbandonato sul divano, che fa zapping con il telecomando combattendo con la calura estiva. «Passano le stagioni, ma SuperQuark resiste alle intemperie», fa Angela con un certo senso di orgoglio, perfettamente comprensibile.
https://twitter.com/SuperQuarkRai/status/1143965220248965126Da quando è in onda, SuperQuark è la gemma del servizio pubblico, il programma più completo e articolato che disegna un’immagine chiara del nostro mondo, delle ultime scoperte in ambito scientifico e, soprattutto, della natura che cambia, che muta come se stesse cambiando pelle. Ad aprire questa nuova edizione è, infatti, un nuovo ciclo di filmati realizzati dalla BBC dal titolo Dinastie, «storie di famiglia, come Dinasty», scherza Angela dimostrando che la puzza sotto il naso non gli è mai appartenuta e mai gli apparterrà. Nel corso della prima puntata si parla, come di consueto, di un po’ di tutto: degli scimpanzé del Senegal e del calo della popolazione in Italia; dell’aerodinamicità delle onde delle navi e delle statue ritrovate a Ercolano e raccontate da Alberto Angela, che esordì in televisione proprio grazie a papà Piero.
https://twitter.com/RaiPlay/status/1143957852165308417Medicina, storia, alimentazione, tecnologia, società. Nulla sfugge all’occhio attento di Angela e della sua squadra, attenta a rintracciare gli argomenti di più stretta attualità per presentarli al pubblico in una confezione raffinata, chiara e intrigante. Gli ascolti, alti o bassi che siano, li consideriamo poco: avere la possibilità di assistere ancora alle lezioni di Piero Angela in tv nel 2019 è, forse, uno dei più grandi regali che il servizio pubblico ci abbia mai fatto. E ci dispiace per gli altri.