Gatti Riflessi: il ritratto emotivo del felino
«Ci sono due modi di ritrarre un animale», racconta la fotografa Claudia Rocchini, che ha realizzato gli scatti di questo articolo, «O si realizza un’immagine documentaristica pura, che racconta cosa fa l’animale senza alcuna interpretazione. Oppure un ritratto emozionale, che richiede un’interpretazione da parte del fotografo. Si realizza aspettando che l’animale stesso scelga una posa particolare che esprima la sua individualità, oppure è il fotografo stesso che crea un artificio. Ma sempre si tratta di usare un po’ di intelligenza emotiva».
Claudia Rocchini a 50 anni ha scelto di seguire una delle sue grandi passioni, la fotografia naturalista, ed oltre a lavorare nei parchi si è dedicata a esplorare il mondo felino. Come in questa serie di «gatti riflessi», ritratti che raccontano in uno scatto la bellezza ma anche il carattere di ogni animale, il suo specifico modo di essere. «Sono gatti che appartengono a privati o gatti di allevamenti a cui l’allevatore vuole dare risalto. Io li fotografo a casa loro, allestendo nell’ambiente del gatto un mini set. Per questa serie ho scelto uno sfondo nero per dare risalto al manto del gatto, e il riflesso per dare un punto di riferimento».
«Per me viene prima il gatto su tutto, quindi non uso il flash ma luci continue a bassa intensità e potenza. E mi prendo il tempo per entrare in confidenza con il gatto. Niente è scontato» aggiunge Claudia, i cui ritratti sono nella gallery sopra. Volte provare a ritrarre la natura? Claudia tiene anche un corso specifico, sempre a domicilio e di mezza giornata, dal titolo «Impara a fotografare il tuo gatto».