Laura Pausini sui bambini di Bibbiano: «Mi sento incazzata, fragile e impotente»
Laura Pausini, artista, mamma e donna che non può (e non vuole) restare indifferente. La cantante ai suoi quasi 7 milioni di follower (solo su Facebook) fa sapere lo choc provocato dal venire a conoscenza della storia dei bambini di Bibbiano. «Ho appena letto un articolo e sono senza parole, senza fiato, piena di rabbia nei miei pugni. Mi sento incazzata, fragile, impotente», fa sapere riferendosi all’orrore della vicenda scoperta qualche settimana fa dalle forze dell’ordine di Reggio Emilia.
L’inchiesta Angeli e Demoni riguarda diversi casi di affidi illeciti (27 persone sono indagate tra amministratori, medici, psicologi, assistenti sociali). A Bibbiano, secondo la Procura, è successo che minori venissero allontanati dai genitori legittimi, magari in difficili condizioni sociali ed economiche, e affidati altri. E per fare in modo che ciò accadesse, i bambini erano costretti a sedute con terapeuti che alteravano la loro memoria creando falsi ricordi di abusi sessuali. E lo facevano ricorrendo a falsi disegni, ma anche a impulsi elettrici e ad altri metodi per alterare la memoria dei bambini. Perché l’hanno fatto? Sempre secondo la Procura, per un giro di denaro.
«Ho deciso di cercare questa storia», continua Laura, «perché una mia fan mi ha scritto pregandomi di informarmi. Non ne sapevo nulla. Non posso credere che abbia dovuto cercare questa vicenda, perché sì, quando sono in tour sono spesso distratta dall’attualità e dalla cronaca ma questa notizia è uno scandalo. Cosa si può fare? Come possiamo aiutare?».
E ancora: «Non parlo di politica, parlo di umanità, di rispetto, di diritto alla Vita… ecco, se avete letto, ditemi sinceramente… non sentite di avere nelle mani degli schiaffi non dati? Non sentite la voglia di urlare? Non sentite la voglia di punire queste persone in maniera molto dura? Scusate lo sfogo ma a me manca il fiato pensando a questi bambini e alle loro famiglie che sono stati torturati psicologicamente per sempre».
«Se avete un figlio pensate che improvvisamente una persona della quale per altro potreste anche fidarvi, fa un lavoro psicologico tanto grave da portarveli via e affidarli ad altre persone. Come si rimedia adesso nella testa e nei cuori e nell’anima di queste persone?». La risposta, purtroppo, non è semplice.
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