Maria De Filippi: «Quando mi dicevano “stai zitta”»
Qualcun’altra, al suo posto, si sarebbe montata la testa. Maria De Filippi, invece, no. Per lei il successo è sempre stato qualcosa da prendere con la giusta misura: «Ho Maurizio a tenermi con i piedi per terra. Perché è rimasto con i piedi per terra lui per primo. Mi ha insegnato tutto, mi ha insegnato a lavorare, a capire cos’è il lavoro. E soprattutto a capire che nulla è definitivo», rivela Maria in un’intervista al settimanale Oggi, profondamente grata al marito per averle dato una possibilità e convinta che la sua tv abbia successo perché appartiene alla gente normale, «mi risulta più facile rivolgermi a quel tipo di pubblico».
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«A raccontare comincia tu», il lato inedito di Maria De FilippiEppure gli inizi, come ha ripetuto più volte, non sono stati facili. «Non avevo mai pensato di finire davanti a una telecamera. Inizialmente è stato traumatico, per questo ero così impostata. Sapevo perfettamente che non sarei mai finita in tv se non ci fosse stato Maurizio», ammette con serenità la conduttrice che, nella sua carriera, di ostacoli ne ha affrontati tanti. Come quando, ai tempi del primo Amici, non poteva intervenire nelle riunioni del programma che conduceva. «Per sei anni non avevo diretto di scegliere le storie che volevo, io potevo solo condurre Amici, senza poterci mettere bocca. Non potevo fare una domanda in più nemmeno alla redattrice che si occupava di quella storia: non ero legittimata». A metterle soggezione era soprattutto Alberto Silvestri, che la De Filippi definisce come il suo grande maestro: «Non riuscivo a parlargli. Così un giorno gli scrissi una lettera, gli spiegai tutta la fatica che facevo a non poter esprimere un pensiero. Aspettai per giorni e giorni la risposta. Poi lui mi scrisse un biglietto con poche righe: “Ho capito che mi vuoi bene”. Ci rimasi di merda».
La rivincita, però, Maria se l’è presa pochi anni dopo grazie a C’è posta per te, uno dei suoi format di maggior successo: «Accettai di farlo con Alberto e lui finalmente mi lasciò parlare e scegliere le storie. Facevo finalmente quello che sognavo da una vita». Il suo punto di forza, per sua stessa ammissione, è sempre stato infatti quello di «saper ascoltare e cogliere il centro delle cose. Ma so anche qual è il mio limite: non so fare trasmissioni che prevedono una certa rigidità». Il Grande Fratello, per esempio, non lo condurrebbe mai perché «dopo cinque minuti entrerei nella casa». «Ho capito che devo essere me stessa in tv perché la televisione è una lente di ingrandimento. Quello che sei, salta fuori: io ho scelto di essere me stessa». Ed è la lezione più grande che l’esperienza le abbia insegnato.