Bancomat, perché sono a rischio i prelievi l’1 e il 2 agosto
Meglio arrivare preparati e munirsi, in tempo, dei contanti necessari: l’1 e il 2 agosto, il prelievo agli sportelli automatici e anche quello nelle filiali potrebbe essere non disponibile. Sì, perché è in programma uno sciopero dei portavalori di cui si parla da tempo e, anche se le banche stanno cercando di organizzarsi per contenere i disagi, non si può escludere che non si riescano a soddisfare le richieste di contanti di tutti i clienti.
Intesa San Paolo ha spiegato, con una email indirizzata ai clienti, che giovedì e venerdì «il prelievo di contanti alle Casse veloci automatiche e in filiale potrebbe non essere disponibile», e ha ricordato che per prelevare ci si potrà anche rivolgere alle tabaccherie convenzionate Banca 5 abilitate al servizio.
Lo sciopero portavalori potrebbe però creare disagi soprattutto ai pensionati, perché potrebbe anche rallentare gli accrediti della pensione previsti per il primo di ogni mese.
Perché si sciopera
I dipendenti del trasporto valori chiedono il rinnovo del contratto nazionale di settore, scaduto quattro anni fa, nel 2015. Allo sciopero, indetto dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs, sono invitati ad aderire i 70mila addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Ecco che cosa si chiede: «Il negoziato avviato ormai da più di tre anni non ha ancora sciolto i nodi in ordine a incremento salariale, cambio di appalto, bilateralità, contrattazione di secondo livello, classificazione del personale e salute e sicurezza, temi sui quali i sindacati hanno presentato una concreta proposta di riforma», fanno sapere dalla Fisascat Cisl. «Ulteriori distanze si sono registrate negli ultimi incontri sul tema dell’orario di lavoro. I sindacati hanno respinto fermamente le proposte articolate dalle imprese volte per lo più alla definizione di un sistema orario flessibile, privo di regole, ad appannaggio esclusivo imprenditoriale».
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