È tornato sul podio Romano Fenati, il motociclista della frenata sulla moto avversaria
C’è chi l’ha definita la redenzione di Romano Fenati e un po’ sa di percorso di recupero dal peccato alla riabilitazione quella del motociclista ascolano. Il peccato, grave, risale a quasi un anno fa. Era il 9 settembre del 2018. La redenzione ha la data dell’11 agosto 2019. In 11 mesi Fenati è passato dalla squalifica al gradino più alto del podio.
A Misano Adriatico, un anno fa, il pilota aveva fatto un gesto inaccettabile. Durante il GP di San Marino-Riviera di Rimini ha litigato in corsa con l’avversario Stefano Manzi ed è arrivato a «pinzare», a prendere il freno anteriore della sua moto mentre entrambi andavano ad alta velocità. Non lo fece cadere, ma il gesto venne ripreso e mostrato, contestato e punito perché inqualificabile.
Allora fu immediato lo stop in gara e la squalifica per le due successive arrivò poco dopo. Il team Snipers lo licenziò in tronco nonostante avesse ancora un anno di contratto. Alcuni piloti chiesero che la sua squalifica fosse a vita. La Federazione decide, contando anche sull’ammissione di colpa del pilota, per una squalifica ridotta a 5 mesi e 10 giorni. In tempo per la nuova stagione che non è però in Moto2, la categoria in cui correva, ma in Moto3, un passo indietro, segno di umiltà, con quello stesso team Snipers che lo aveva licenziato.
Il percorso di redenzione finisce con la vittoria nel GP d’Austria della Moto3, 11 agosto 2019. «Tante volte ho pensato a questo momento, ho cercato tanto questa vittoria», ha detto il pilota, «il pensiero va ai familiari e agli amici che mi hanno sempre aiutato». Senza non sarebbe arrivato alla fine della strada di redenzione che lo ha portato a questo podio.