La Vanity Challenge contro la plastica continua
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«Nel mondo esistono due tipi di persone: chi si lamenta e non agisce, e chi vede il problema e si impegna a trovare una soluzione». È l’inizio del post su Instagram di Sonny Zanfardino, un ragazzo che con altri 30 amici ha compiuto un’impresa eccezionale: pulire un’intera spiaggia di Bari liberandola dalla plastica per partecipare alla nostra #vanitychallenge, la sfida che abbiamo lanciato su Instagram ai nostri lettori, alle celebrità italiane e ai loro/nostri amici per sensibilizzare tutti sul problema della plastica che inquina i mari e più in generale l’ambiente.
Dopo una sola settimana dal primo post sul nostro profilo @vanityfairitalia, quella che doveva essere «solo» una bella iniziativa sta diventando un’onda travolgente. Ci vorrebbe un numero intero di Vanity Fair, o forse meglio due, per raccontare tutti i post, tutte le email e tutte le storie che stiamo raccogliendo da ogni spiaggia, da tanti lidi, da tutte le latitudini. Elisabetta Calegari, per esempio, ci racconta di Krabi, in Thailandia, dove raccoglie rifiuti di plastica sul litorale. Dal Castello di Milazzo, in provincia di Messina, ci inviano la foto dello scheletro di un capodoglio, morto per aver ingerito reti e plastiche varie: verrà esposto a futura memoria nel nuovo Museo del Mare. E Marina Cesana, passando dai mari ai monti, ci ricorda via email della storia del padre Giuseppe che saliva sul Monte Bianco con 40 chili d’attrezzatura e scendeva portando con sé tutti i rifiuti prodotti, perché la montagna e la natura sono sacre e vanno rispettate.
#vanitychallenge, poi, si amplia e si lega ad altre iniziative: insieme con noi ci sarà l’impegno di bastaconlaplastica.com, una settimana di sensibilizzazione sul rispetto del mare in Italia che prende il via nel Parco Nazionale dell’arcipelago della Maddalena, grazie alla collaborazione con il Comune di La Maddalena e all’associazione Ecoshaker di Giada Lubomirski.
Gocce nel mare, è il caso di dirlo. Tante, tantissime. Illustri, famose, sconosciute. Eccezionali o ordinarie, poco importa. Ciò che conta è agire smettendo di lamentarsi o criticare. Perché, alla fine, ha ragione Sonny: il mondo è diviso in due, chi si lamenta e non agisce e chi si impegna a trovare una soluzione. Grazie a tutti quelli che stanno provando a trovare una soluzione.
Siete un’onda travolgente come il mare.
Buona sfida. E buona lettura.