IFA 2019: Huawei svela un super-chip 5G e nuove cuffie senza fili
Per il terzo anno consecutivo, Huawei ha scelto l’IFA di Berlino per presentare un nuovo chip per i suoi smartphone. Il produttore cinese era l’ospite d’onore della conferenza inaugurale, una scelta che il direttore della fiera berlinese, Jens Heitheker ha sposato con convinzione. «Non vogliamo prendere posizioni specifiche, ma pensiamo che le tariffe sulle importazioni danneggino il consumatore», ha detto senza mezzi termini Heitheker nella sua introduzione alla presentazione di Huawei, «perché non permettono di accedere liberamente ai migliori prodotti e ai migliori componenti». È stato l’unico riferimento alla guerra fredda commerciale fra USA e Cina, in cui Huawei è coinvolta direttamente. Richard Yu, il CEO della divisione consumer del gigante cinese, ha preferito concentrarsi infatti solo sull’innovazione e sui prodotti, senza nessuna allusione alla spinosa questione dei dazi.
Il nuovo Kirin 990
La novità più importante – soprattutto da un punto di vista strategico – è il chip Kirin 990, nuovo potentissimo processore per smartphone che vedremo debuttare il 19 settembre su Mate 30 Pro. È uno dei primi SoC (come si chiamano in gergo i chip integrati di questo tipo) al mondo a implementare direttamente un modem per le connessioni 5G di prossima generazione (l’altro, per ora, è solo l’Exynos 980 di Samsung). L’integrazione del modem all’interno del SoC, inoltre, permette di migliorare sensibilmente la gestione energetica, aspetto fondamentale per garantire che i prossimi smartphone 5G possano mantenere una buona autonomia della batteria.
Durante la conferenza Yu si è speso in dettagliati tecnicismi sulle qualità del processore che si possono però riassumere in una serie di primati mondiali: il nuovo Kirin infatti non offre soltanto le connessioni 5G integrate, ma migliora anche le prestazioni grazie a una nuova architettura del processore e della scheda grafica. Sensibilmente migliorate anche le performance dell’Intelligenza Artificiale, con nuove funzionalità avanzate rese possibile dall’ottimizzazione della potenza di calcolo dell’unità neurale del processore.
Sui prossimi smartphone dotati di Kirin 990, ad esempio, si potranno elaborare e scontornare video in tempo reale grazie a una nuova funzione del chip. Huawei si aspetta inoltre che gli avanzamenti nella gestione delle immagini tramite la AI possano aprire le porte ad applicazioni sempre più avanzate nel campo della salute, come ad esempio la lettura del battito cardiaco a partire dall’inquadratura del volto o del polso.
Nuovi P30 Pro
La conferenza di Huawei all’IFA non è stata però monopolizzata dagli annunci per addetti ai lavori. C’è stato spazio anche per presentare due nuovi P30 Pro, con colori rinnovati e l’aggiornamento alla nuova interfaccia EMUI 10. «I P30 Pro sono i dispositivi della serie P di Huawei più popolari di sempre», ha detto Yu sul palco. «Dal lancio a oggi ne abbiamo vendute più di 16,5 milioni di unita, con una crescita delle vendite del 53% rispetto allo scorso anno».
Le due nuove opzioni cromatiche si chiamano Misty Lavender, un lavanda chiaro che piacerà molto al pubblico femminile, e Mystic Blue, un azzurro sobrio ma molto elegante. La scocca posteriore accentua le differenze dai modelli originali del P30 Pro con una doppia finitura, lucida sulla parte inferiore e satinata invece più in alto, dove trova spazio anche la quadrupla fotocamera. Le caratteristiche dell’hardware sono infatti le stesse dei P30 Pro presentati a marzo scorso, ma Huawei ha aggiornato il software con un’interfaccia completamente migliorata e riprogettata sulla base di Android 10. È un dettaglio importante: se le sanzioni americane hanno infatti bloccato l’accesso alle app di Google (per adesso), ritardando probabilmente l’arrivo di nuovi smartphone Huawei sui mercati occidentali, l’azienda cinese può continuare per ora senza problemi a sviluppare e distribuire aggiornamenti basati sul più recente sistema operativo di Big G.
FreeBuds 3
Assieme al chipset Kirin 990 Huawei ha introdotto infine anche il piccolo processore Kirin A1, destinato ai wearable e ai dispositivi IoT. Il primo prodotto su cui lo vedremo debuttare sono le nuove cuffie Bluetooth senza fili FreeBuds 3, dirette concorrenti delle AirPods 2 di Apple. Proprio come il popolarissimo accessorio di Apple anche le nuove cuffiette di Huawei si connettono con facilità allo smartphone e si ripongono in una custodia che serve anche a ricaricarle. Ma hanno due caratteristiche che, almeno sulla carta, le rendono migliori: la cancellazione del rumore attiva, mai vista finora su auricolari “aperti” di questo tipo, e la cancellazione del rumore del vento quando si parla al telefono grazie al posizionamento intelligente dei microfoni nel corpo delle cuffie. C’è anche un terzo vantaggio rispetto al prodotto della Mela, puramente estetico: a differenza delle AirPods le FreeBuds 3 sono disponibili anche in nero.
«Con le Freebuds 3 ci prepariamo a conquistare una fetta importante di un mercato che si è ormai consolidato, dimostrando che questa tipologia di accessorio non è una moda passeggera», ha spiegato a Vanity Fair Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager della divisione consumer di Huawei Italia. «Le FreeBuds 3 arriveranno presto anche nel nostro Paese e siamo convinti che piaceranno molto ai consumatori italiani».
Nella galleria in apertura, tutte le novità di Huawei all’IFA di Berlino.