Porsche Taycan, in viaggio verso l’Italia
«Siamo felici di questo arrivo: è una tappa importante nella nostra storia», così Pietro Innocenti, amministratore delegato di Porsche Italia, commenta il debutto della nuova Taycan, la prima auto elettrica di serie della casa di Stoccarda. «Non è solo un prodotto nuovo, ma anche una tecnologia completamente nuova e un nuovo approccio industriale. È evidente l’impegno che c’è stato nel creare intanto una fabbrica dentro qualcosa che già esisteva e poi una fabbrica che è completamente neutra da un punto di vista dell’impatto ambientale.
Taycan è tra le più attese novità del Salone dell’auto che si tiene a Francoforte dal 12 al 22 settembre: «Siamo contenti di mostrarla finalmente al grande pubblico, perché c’era molta attesa, creata dal concept Mission E a cui la Taycan è molto fedele. Anche questo è un bel risultato perché quelle linee sono completamente integrate nel dna Porsche e fanno capire l’impegno della fabbrica nel creare un’auto che doveva essere estremamente innovativa, ma estremamente coerente con la storia del marchio. E credo che questo obiettivo sia stato pienamente raggiunto, non solo da un punto di vista stilistico, ma anche per efficienza aerodinamica – questa è la vettura di serie con il coefficiente aerodinamico più basso che esista – e a livello prestazionale». Per non scontentare un cliente che tradizionalmente si aspetta una vettura emozionale e divertente da guidare.
«Abbiamo un package che è veramente completo dal punto di vista della dinamica e, in più, anche dell’autonomia. Tutte e due le vetture che presentiamo oggi (Turbo S e Turbo che sono già ordinabili e, in Italia, costeranno 190.977 euro e 156.817 euro, ndr), che sono al top della gamma Taycan, superano abbondantemente i 400 chilometri d’autonomia, dando ai clienti la possibilità di affrontare un viaggio in tutta tranquillità. Infatti, chi fa questo tipo di scelta sa che ha a che fare col tema della ricarica, un tema che in Italia sconta un minimo di ritardo rispetto ad altri Paesi. Ma noi abbiamo posto in essere una serie di misure per poter dare un servizio all’altezza».
Ispirandosi anche a quello che (di buono) succede nel resto del mondo, continua Innocenti. «L’esperienza di Paesi più avanzati da un punto di vista dell’elettrificazione ci dice che l’80% delle ricariche avviene a casa del cliente, così noi ci siamo attrezzati per dare a tutti i clienti un’installazione dedicata di un connettore che, erogando energia solo ed esclusivamente per Taycan, non influisce sulle utenze di casa e ha un costo molto accessibile: parliamo di un consumo di circa 100 euro di elettricità al mese». Un pieno di benzina, praticamente. «Ovviamente stiamo sviluppando nei nostri concessionari altre stazioni di ricarica che hanno potenze elevate, fino a 250 kW, e che garantiranno ricariche in tempi molto molto rapidi: col supercharger in 5 minuti ricarichi 100 chilometri di autonomia e in 22 minuti hai la vettura completamente carica».
Ma cosa significa davvero guidare un’auto elettrica? «Io l’ho fatto, con numerosi modelli. Sono vetture estremamente piacevoli da guidare, dove magari inizialmente senti la mancanza del sound, ma fai molto in fretta a dimenticartene, perché le accelerazioni sono veramente brucianti, il divertimento è tanto e la vita a bordo, da un certo punto di vista, diventa anche più facile. Per esempio a me piace molto ascoltare musica in macchina e con un’auto elettrica la qualità del suono è estremamente elevata». Che il concerto abbia inizio.