Lilt, torna la Campagna Nastro Rosa contro il cancro al seno
In Italia saranno circa 53mila i nuovi casi di cancro al seno nel 2019, in aumento rispetto ai 52.800 dell’anno scorso e in controtendenza rispetto ai dati generali sui tumori appena diffusi da diverse associazioni capitanate da quella di oncologia medica. Si tratta dunque del «big killer n.1» delle donne: rappresenta purtroppo il 28% delle cause di morte oncologica prima dei 50 anni, il 21% tra i 50 e i 69 anni e il 14% dopo i 70. Ma la crescita è dovuta anche all’estensione dei programmi di screening che consentono di individuare i tumori in fase iniziale e mantengono alta la percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla prima diagnosi, una cifra che si attesta all’87%.
Prevenzione e diagnosi precoce continuano dunque a essere le armi principali con cui le donne possono ridurre il rischio di ammalarsi. Ricordarlo a tutte è l’obiettivo della 27esima Campagna Nastro Rosa promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Lilt Milano e appena presentata a Palazzo Marino, nel capoluogo lombardo, in un opening alla cittadinanza animato da importanti contributi di esperti.
«L’obiettivo è di arrivare presto al 100% di sopravvivenza delle donne colpite da cancro al seno – sottolinea Marco Alloisio, presidente di Lilt Milano – i progressi in campo oncologico sono stati straordinari negli ultimi anni, le cure stanno diventando personalizzate e i nuovi dati su questo tipo di tumore ci dimostrano come sempre più donne riescano a mantenere una buona qualità di vita. Siamo impegnati da decenni nella diffusione della cultura della prevenzione e della diagnosi precoce e i risultati che abbiamo raggiunto finora ci incoraggiano a proseguire su questa strada. Nei nostri Spazi Prevenzione nel 2018 abbiamo erogato oltre 51mila prestazioni tra visite ed esami al seno. Utilizziamo strumenti diagnostici all’avanguardia e continueremo a mettere in campo tutte le nostre risorse per offrire un servizio al passo con i tempi. Invitiamo tutte le donne a non abbassare la guardia e a sottoporsi a controlli al seno durante la Campagna Nastro Rosa».
Un esempio da seguire è sicuramente quello di Mara Maionchi, alla quale è assegnato il premio Lilt for Women 2019: una donna forte che ha vissuto l’esperienza del cancro al seno «con ironia, che ti aiuta sempre», come ha raccontato lei stessa, e che si è sempre distinta per il suo impegno e la sua sensibilità a favore del sociale.
Durante il mese rosa anche quest’anno saranno numerosi i comuni, le aziende e le associazioni al fianco di Lilt Milano. Su tutti il Comune di Milano, da sempre in prima linea sulle tematiche legate alla salute e alla prevenzione. «I grandi centri urbani diventano sempre più centrali nell’affrontare le questioni che riguardano la salute dei cittadini – spiega Gabriele Rabaiotti, assessore alle Politiche sociali e abitative – per questo è necessario che le grandi città non si tirino indietro e stiano in prima fila nella sfida per la diffusione della cultura della prevenzione, attraverso campagne di comunicazione come quella di Lilt che il Comune sostiene con convinzione e attraverso strategie di lungo periodo elaborate anche in sinergia con le altre città. Su entrambi i fronti ci stiamo impegnando e continueremo a farlo per migliorare la qualità della vita dei milanesi e di tutti coloro che utilizzano gli ospedali, i centri di ricerca e le strutture sanitarie presenti in città».
Fra gli eventi, il 27 settembre CityLife verrà svegliata dalla Pigiama Walk&Run, una corsa all’alba in pigiama in cui accendere dolcemente i riflettori sull’importanza di fare prevenzione ogni giorno, contribuendo alla raccolta fondi per sostenere la campagna. Il giorno dopo, sabato 28 settembre, il testimone sarà raccolto dallo Shopping in Rosa, la giornata dello shopping solidale organizzata per il nono anno consecutivo in collaborazione con MonteNapoleone District. Le vie Montenapoleone, Verri, Sant’Andrea, Santo Spirito, Borgospesso, Bagutta e Gesù si tingeranno di rosa grazie a moquette, installazioni aeree raffiguranti l’iconico pink ribbon, shopper e decori su strada: i brand che aderiscono all’iniziativa devolveranno il 10% dell’incasso dell’intera giornata a Lilt Milano.
Da non dimenticare che visite senologiche gratuite saranno offerte, durante il mese di ottobre, negli Spazi Prevenzione Lilt di Milano, Cernusco sul Naviglio, Monza, Novate Milanese e Sesto San Giovanni e sull’Unità mobile che farà tappa, dal 5 al 13 ottobre, in diversi comuni dell’hinterland milanese. Il calendario completo sarà consultabile su nastrorosa.legatumori.mi.it. Riflettori accesi infine su Brera a ottobre: si tingerà di rosa via Fiori Chiari, in collaborazione con l’Associazione Commercianti di via Fiori Chiari. Fino al 27 ottobre ci saranno anche corner con i Regali in Rosa, i gadget della Campagna Nastro Rosa in piazza: borracce e shopper per contribuire in modo solidale a sostenere l’intero ventaglio di servizi offerti da Lilt Milano nella sua lotta quotidiana contro i tumori. Parole d’ordine per i social: #jointhefight e #vivilrosa.
«Con più di 50mila casi all’anno, la mammella è in Italia il primo tumore nelle donne di tutte le fasce di età – aggiunge Silvia Franceschi, Direttore scientifico Centro di riferimento oncologico Aviano – nel nostro Paese come in quasi tutto il mondo la frequenza di questo tumore è in aumento mentre la mortalità tende a diminuire per i progressi nella diagnosi precoce e nella terapia. Per il trattamento si punta sempre di più sul ‘minimo efficace’ piuttosto che sul ‘massimo tollerato’. Ciò è reso possibile dai progressi della medicina di precisione che, distinguendo le caratteristiche specifiche di ciascun tumore, può selezionare cure su misura».
Informarsi è fondamentale ma anche in questo campo occorre fare attenzione alle fake news, sempre più diffuse e pericolose: «La veridicità dell’informazione è indispensabile soprattutto quando si parla di salute e malattie, di ricerca medica e sanitaria – conclude Gianfranco Scaperrotta, Responsabile S.S. Diagnostica Senologica Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – le fake news rischiano da una parte di indebolire il lavoro di tutti gli specialisti e dall’altra di trarre in inganno chiunque si trovi nella situazione di cercare indicazioni mediche. È necessario infatti affidarsi a fonti istituzionali e seguire le prescrizioni corrette per ciascuna patologia».