Siero viso, i motivi che vi convinceranno a inserirlo nella routine beauty
Può un siero diminuire gli step della beauty routine inglobando tutti gli attivi di cui la pelle ha bisogno? Partiamo dalla fenomenologia del siero: ci hanno insegnato che il siero si applica prima della crema viso perché in questo modo ne amplifica l’azione. Gli ingredienti contenuti nella formula penetrano più in profondità e la sua texture consente alla pelle di suggellare quelli della crema giorno o notte, creando, di fatto, un booster molto più efficace.
Mettere in pratica il layering di 7 o 11 step, o avere un arsenale di prodotti sulla mensola del bagno da applicare in sequenza non è, però, sempre possibile. Anche la stessa K-Beauty, la cosmesi coreana che ha diffuso in tutto il mondo le regole della sua meticolosa beauty routine e del suo ideale di pelle pore-free e di porcellana, sta facendo della filosofia less is more il suo nuovo mantra. La K-Beauty 3.0 è skip-care, complice anche il movimento femminista Escape the Corset che in Corea del Sud, patria tra l’altro della chirurgia estetica, si sta proprio ribellando alla conformità del look imposto dai canoni estetici.
Nella skip-care il tradizionale regime di cura della pelle a più fasi viene abbandonato a favore di una routine più semplice e ridotta. Hwa Jun Lee, senior analista di bellezza e cura personale di Mintel, ha dichiarato: «La Skip-Care è una tendenza in crescita tra i minimalisti della bellezza in Corea del Sud. In sostanza, si tratta di una reazione contro complesse routine di bellezza che sono comuni nella K-Beauty». Tuttavia, come ha sottolineato Yoon, la tendenza skip-care che riflette un crescente desiderio tra le donne di prendere le distanze da una routine di bellezza che richiede tempo, non va sovrapposto agli ideali del movimento Escape the Corset.
Grazie a sieri che possono essere usati anche da soli, a lozioni esfolianti e idratanti, e a prodotti multiuso da potenziare con ampolle ricchi di attivi puri, a casa possiamo semplificare anche noi la beauty routine. Lasciando trattamenti cocoon e l’applicazione di molteplici prodotti in sequenza al tempo del relax in spa. Basta individuare quali sono gli ingredienti di cui la pelle ha più bisogno.
Spesso primer e sieri si fondono in un unico cosmetico per regalare quel glow alla Meghan Markle cui tutti ambiscono. Se gli anni Novanta sono stati il periodo di ombretto blu e rossetto marrone, adesso siamo nell’era del glow, da raggiungere attraverso uno stile di vita sano, e con texture che potenziano la radiosità dell’incarnato e possono essere usati prima del make-up, dopo per ravvivare la freschezza del look, oppure da soli come sostituti della base. Insomma, pensate a Marie Kondo, ma per la vostra cosmesi. Parola d’ordine: razionalizzare il beauty case concentrandosi sull’essenziale per la pelle: idratazione, protezione e rinnovamento.