Assalto sinagoga: gli estremisti moderni alla ricerca del pubblico social
Nel suo video, Stephan Balliet, 27 anni, cittadino tedesco della Sassonia-Anhal, parlava in inglese: voleva il pubblico più ampio possibile per quella che sperava fosse una strage. Voleva che la sua sparatoria di massa promuovesse la propaganda in tempo reale.
È successo mercoledì ad Halle, una cittadina di poco meno di 240 mila abitanti della Sassonia-Anhal. L’attentatore, deciso a concretizzare il suo odio nei confronti degli ebrei e degli stranieri in generale, è arrivato armato, in mimetica, con la telecamerina Go Pro fissata sull’elmetto, per colpire la sinagoga nel giorno dello Yom Kippur. Il portone e il servizio d’ordine hanno bloccato la sua furia omicida, ma Balliet ha ucciso comunque: ha colpito una donna che camminava accanto al cimitero ebraico, e un uomo che era andato a mangiare un kebab. Nessuno dei due con origini ebraiche.
Circa 35 minuti di video sono stati trasmessi in diretta su Twitch, una piattaforma di proprietà di Amazon che viene utilizzata principalmente dai videogiocatori. Twitch ha rimosso il video, che però era già stato scaricato e condiviso altrove su Internet.
Quello di Halle è il secondo attacco della destra estremista trasmesso in streaming quest’anno. Il primo è stato, a marzo, il massacro di 51 fedeli musulmani a Christchurch, in Nuova Zelanda, che è stato trasmesso su Facebook Live.
Internet, strumento di radicalizzazione
«Il livestreaming consente agli estremisti di amplificare le loro azioni, portando con sé i sostenitori», ha spiegato al quotidiano inglese The Guardian Oren Segal, direttore dell’Anti-Defamation League’s Center on Extremism. «È uno strumento di radicalizzazione interattivo che aiuta anche a diffondere contenuti che potrebbero ispirare il prossimo estremista». Nelle loro chat, spesso gli estremisti invitano i militanti a «hitlerare» (sic) più persone possibile.
L’ultradestra nazionalsocialista tedesca è radicata soprattutto nella Germania orientale, specialmente in Sassonia: ci sarebbero più di 12mila militanti «pronti alla violenza», secondo la stima del ministero degli Interni. Uno su due dei 24mila simpatizzanti neonazisti sarebbe «pericoloso»: fra loro, i 450 latitanti raggiunti da mandati d’arresto ma entrati in clandestinità. «La Germania», avverte il ministro degli Esteri Heiko Mass, «ha un problema terrorismo».
Il video
Il video di Halle si apre con l’attentatore che si presenta alla telecamera come «Anon» (in gergo Internet, anon indica un utente anonimo di siti come 4chan e 8chan) e si dichiara un antisemita, anti-femminista e negazionista dell’Olocausto. E aggiunge: «Il femminismo è la causa della bassa natalità in Occidente, che agisce come capro espiatorio per favorire l’immigrazione di massa. La radice di tutti i problemi sono gli ebrei». L’uso della lingua inglese suggerisce che aveva in mente di parlare a un pubblico internazionale. «Queste persone preparano la loro strategia sui social media oltre alle loro armi» ha detto Segal. «Questo è il terrorista moderno».
Come l’attentatore di Christchurch, anche quello di Halle aveva preparato un «manifesto» e l’aveva pubblicato online prima dell’attacco. Tre documenti che descrivono le sue motivazioni e le armi scelte sono stati pubblicati sul sito Kohlchan, secondo l’International Center for the Study of Radicalization del King’s College di Londra. In quei documenti viene anche rivelato che la scelta del giorno dello Yom Kippur, una delle più importanti celebrazioni ebraiche, è stata intenzionale. E che l’attentatore aveva preso in considerazione una moschea o un centro di cultura antifa, come obiettivi alternativi.
«Abbiamo lavorato con urgenza per rimuovere questo contenuto e sospenderemo in modo permanente tutti gli account che postano o ripubblicano il contenuto di questo atto odioso», ha dichiarato Brielle Villablanca, portavoce di Twitch. Il video è stato visto da sole cinque persone durante l’attacco, come sostiene la compagnia, e da circa 2.200 persone nei 30 minuti successivi alla fine dell’attacco e prima che Twitch lo rimuovesse. Nonostante questo pubblico iniziale limitato, però, il filmato è stato ampiamente diffuso su Telegram: lì è stato visto da oltre 33 mila persone a partire da mercoledì pomeriggio. Versioni modificate del video sono state anche condivise apertamente su Twitter per tutta la giornata di mercoledì.
Balliet compare bardato come un agente in assetto antisommossa, più che come un soldato: le sue protezioni in plastica dura non sarebbero mai state sufficienti per proteggerlo dai proiettili, nemmeno da quelli di piccolo calibro. Gli analisti hanno subito riscontrato tutti i segni del dilettantismo, in quel «lupo solitario» che voleva conquistarsi un posto nella comunità estremista di Internet. E che, prima di essere arrestato, come riferiscono i giornali tedeschi, avrebbe tentato il suicidio.