Perché andare Chase Center, il nuovo super centro sportivo di San Francisco
Sette anni fa la promessa da parte della città di San Francisco era quella di trasformare Mission Bay, il quartiere che si affaccia sul mare, in una delle zone più innovative e ricreative della Bay Area. Un polo di attrazione che suscitasse il desiderio di prendersi cura di sé, di assaporare il piacere del buon cibo, del godere del tempo libero, e soprattutto di soddisfare la sete culturale e sportiva. Il 6 settembre 2019 il sogno si è realizzato grazie all’apertura del Chase Center, il nuovo spazio dedicato all’intrattenimento e il nuovo nido dei Golden State Warriors, la leggendaria squadra locale di basketball che ha visto nascere stelle del NBA fra cui Stephen Curry and Kevin Durant. Dopo 47 anni, i mitici Warriors dall’Oracle Arena, lo stadio di Oakland, ritornano nella loro città natale, San Francisco. Questa sarà infatti la sede dove giocheranno tutte le partite in casa.
La prima è stata inaugurata il 5 di ottobre contro i Los Angeles Lakers. «Sin dall’inizio, parte di questo piano era quello di costruire un nuova arena che permettesse ai Warriors di competere ad un alto livello sia per il talento dei giocatori, sia per l’esperienza dei fan del NBA. Non c’era ancora una visione chiara su ciò che sarebbe stato, ma sapevamo che dovevamo avere una location d’impatto, che potesse essere competitiva nel lungo termine. C’era l’opportunità di fare qualcosa dove molti, prima di noi, hanno fallito. Il sogno era quello di creare un centro per lo sport e l’intrattenimento da fuoriclasse» ci racconta Rick Welts presidente e COO dei Warriors.
Ci sono voluti 1.3miliardi e una visione comune per realizzare una sorta di mecca dello svago, uno spazio multifunzionale che fosse in grado di cambiare non solo il volto di Mission Bay, ma dell’intera città. Il Chase Center è stato progettato da Manica Architecture, uno studio di architettura con sede a Kansas City, Missouri, che nel suo portfolio include altri importanti stadi fra cui O2 di Londra, Mercedes-Benz Arena di Shangai, e dispone di 18,050 posti: 44 Club Suites, 60 Theater Boxes e 32 Courtside Lounges.
Questi ultimi si trovano al piano terra, non visibili dall’esterno, e hanno sale da pranzo, cantine private per il vino, un’area social e un maggiordomo sempre a disposizione. La forma sferica e morbida dell’edificio dei Warriors, con grandi vetrate che permettono alla Bay di riflettere la sua immagine, rispecchia un po’ la direzione architettonica verso cui San Francisco sta andando.
Le residenze vittoriane, gli edifici industriali con mattoni a vista, vengono sostituiti, in alcune parti della città (downtown e SOMA), da strutture futuristiche che combinando la raffinatezza di fluide forme geometriche con la precisione e l’avanguardia tecnologica. Basta puntare gli occhi al cielo e osservare la Salesforce Tower, il più alto grattacielo della metropoli, che in cima alla sua cupola racchiude Day For Night: la video installazione del noto artista locale Jim Campbell che trasmette ininterrottamente su uno sfondo di onde colorate immagini di danzatori impegnati in coreografie fluttuanti.
Talento locale
L’arte, in tutte le sue forme, diventa parte integrante, a volte protagonista, del nuovo design urbano di San Francisco. Un principio architettonico su cui si poggia anche il Chase Center: una location dalla doppia anima, sportiva e ludica. Il centro sarà l’arena da cui i Metallica insieme e la San Francisco Symphony (che hanno inaugurato l’apertura dell’arena lo scorso settembre), Elton John, Janet Jackson, the Jonas Brother, Phil Collins, si esibiranno in memorabili concerti.
Oltre all’obiettivo di ospitare circa 200 eventi musicali all’anno, il Chase Center mira a essere un museo con esposizioni permanenti. Un progetto ambizioso che già comincia a concretizzarsi, partendo proprio dall’entrata principale. Qui, cinque giganti sfere di metallo, con specchi incorporati, danno il benvenuto agli spettatori. Seeing Spheres, così si chiama la nuova installazione dell’artista danese Olafur Eliasson, che ha spiegato nel giorno del lancio dell’opera, «è uno spazio pubblico che contiene te e contiene gli altri». Guardandosi nelle sfere, la propria immagine viene riflessa in ripetizione, per poi svanire nel nulla. All’interno del centro, il percorso continua con Untitled la celebre scultura di Alexander Calder, ceduta in prestito dal San Francisco Museum of Modern Art – SFMOMA. Sistemata come un lampadario, l’opera di Calder fluttua nella spaziosa hall, mentre una serie di opere create da artisti locali omaggiano l’estro della Bay Area.
La collezione interna, infatti raccoglie i ritratti dei giocatori dei Warriors dipinti da Shomari Smith di Oakland, le opere dagli artisti di Creative Growth Art Center, un centro d’arte con sede nella EastBay, e, infine, quelle volute da Sports &the Arts, una compagnia locale specializzata nella commissione di opere per location sportive.
«La Bay Area è una zona ricca sia a livello storico sia culturale con incredibili talenti, e il programma dedicato all’arte che abbiamo pianificato qui al Chase Center è un riflesso di tale generosità . The Call for Artists (la chiamata di artisti) è il nome del programma ed è un modo per assicurare che i nostri artisti locali siano rappresentati così come le celebrità internazionali, fra cui Olafur Eliasson», tiene a sottolineare Welts. Il percorso si conclude in una sorta di piazza esterna, un luogo di incontro, che ospita Play Sculpture l’opera del famoso artista giapponese Isamu Noguchi.
Ospitalità e benessere
Oltre al Chase Center, cuore del quartiere è Thrive City, una sorta di hub dinamica che circonda l’arena focalizzata sull’educazione alla salute. Qui, si trovano centri Get Fit, classi di yoga, si comprano frutta, verdura e prodotti organici ai farmers markets, si partecipa a lezioni di cucina e si riceve assistenza sanitaria. La zona infatti è stata creata da Golden State Warriors in collaborazione con Kaiser Permanente, azienda sanitaria, con lo scopo di promuovere la cultura dello stare bene.
«Mission Bay vuole diventare una destinazione per ogni giorno dell’anno. Non importa ciò che succede nell’arena, perché su una superficie di più di 10,000 metri quadri verranno aperti ristoranti e negozi tutti concentrati all’interno di Thrive City» continua Welts. Con la nuova mini-area l’idea è quella rendere Mission Bay una meta culinaria. La zona ospiterà infatti una serie di ristoranti, firme della tradizione culinaria della Bay Area, fra cui la seconda sede di Dumpling Time, probabilmente uno dei migliori locali cinesi della città, High Energy Food Hall il nuovo progetto del famoso chef Michael Minna, e Nachoria, il ristorante messicano ispirato alla cucina di Puerto Vallarta. Oltre al cibo ci saranno anche negozi, fra cui Warriors Hooptopia, dove acquistare T-shirt, felpe, tazze e palloni originali dei Golden State Warriors.
«Durante il primo anno il Chase Center inaugurerà circa 20 ristoranti e qualche negozio, e un potenziale hotel» ci dice il presidente. Il progetto dell’albergo è stato recentemente annunciato e pare ospiterà 142 camere e 24 appartamenti firmati 1 Hotels, una sorta di catena di lusso di proprietà della SH Hotels & Resorts.