«Judy»: Renée Zellweger come non l’avete mai vista (né sentita)
Se Hollywood fosse un luogo dove comanda la logica, allora il prossimo Oscar per la migliore interpretazione femminile spetterebbe di diritto a Renee Zellweger. In Judy, film diretto dall’inglese Rupert Goold e in arrivo in Italia a dicembre, la ex Bridget Jones sfodera un’interpretazione eccellente. L’attrice non si limita a “impersonare” Judy Garland, la diventa proprio, nel modo in cui si siede a tavola, si versa un drink, tiene il microfono in mano, trattiene le lacrime e contiene la sofferenza e ovviamente nel modo in cui canta.
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«Judy»: una Renée Zellweger da OscarE, a differenza di altri progetti, qui non c’è l’uso della vera voce di Garland. Qui a cantare e ballare è Renee Zellweger. «Ci sono voluti mesi di prove negli studi di Abbey Road», aveva raccontato Zellweger alla prima mondiale del film. «Tutte le volte che pensavo di non farcela, Rupert mi spingeva a fare meglio. Questo film è stato davvero uno sforzo collettivo o, come dico sempre, un insieme di tanti piccoli esperimenti che alla fine ci hanno portato qui. Ogni giorno, sul set, era come una piccola, grande celebrazione del talento di questa artista straordinaria».