Cromia, l’arcobaleno in una borsa
«Il mondo è uno e non esistono distanze tra India, Africa, America, Europa… Siamo tutti ugualmente responsabili di ciò che accade sulla terra, in qualunque parte viviamo».
Non ci vuole poi così tanto a capire che cosa abbia mosso il ladino Michil Costa a fondare la Costa Family Foundation, onlus che, dal 2007, si batte per la protezione e la promozione dei diritti dei minori e delle donne nei luoghi più disagiati del pianeta. Una realtà piccola, ma che ha all’attivo una generosa serie di progetti, anzi «storie diverse» come le descrive Elide Mussner Pizzinini, project manager della Fondazione, che hanno in comune la speranza di puntare a un futuro migliore. India, Uganda, Togo, Afghanistan, Etiopia sono solo alcuni dei luoghi in cui la onlus si adopera costantemente e in maniera diretta con attività di educazione, formazione, assistenza.
Ed è da qui, da questa esigenza di voler essere partecipi di un cambiamento laddove la vita fatica ancora a trovare dignità e valore, che Cromia – azienda familiare marchigiana di pelletteria che oggi vede al timone Sergio Sciamanna –, ha deciso di supportare la Fondazione dando vita a una collezione di borse speciale, fin nel nome.
Si chiama «Ergobando» – che in ladino significa «arcobaleno» -, ed è nata dalla volontà di mescolare, proprio come i colori brillanti e vivaci di ogni modello, valori, vedute, culture. «Quello che ci ha spinto a sposare il progetto sono le similitudini e la condivisione di valori tra la nostra famiglia e la famiglia Costa. L’idea ci ha entusiasmato fin da subito e ci siamo messi al lavoro per poter creare prodotti capaci di trasmettere l’identità Cromia e insieme il mondo africano e indiano» ha spiegato Sergio Sciamanna.
La linea Ergobando, infatti, si compone di tre modelli – una borsa media, una piccola e un portafoglio – disponibili in quattro fantasie diverse, tutte ispirate ai colori e ai motivi delle stoffe realizzate dalle donne nei Paesi in cui la Fondazione Costa è presente. A impreziosire ciascun prodotto, l’inserimento al suo interno di tre fusciacche in stoffa (eccetto per il portafoglio che ne ha solo una) che possono essere utilizzate in maniera diversa: come tracolla, come foulard, come bracciale o come cintura. «Ci piaceva l’idea di dare a queste stoffe maggior vita propria in virtù del loro significato importante. E così abbiamo deciso di aggiungerle come accessorio per ogni borsa e dare la libertà di usarlo a piacimento» fa sapere ancora Sciamanna.
Le tre fusciacche sono tutte diverse per ciascuna borsa, a sottolineare l’unicità di ogni modello e di ogni storia che i colori e i motivi delle stoffe vogliono raccontare. «Queste stoffe arrivano dall’Africa e dall’India. Si chiamano Kitenge e si acquistano «a pagne», pari a 150 cm, ma non tutti possono permettersi di acquistarle. Sono vivaci e rappresentano un vero arcobaleno di colori, proprio come le storie della Fondazione. Ogni colore ha bisogno dell’altro per risplendere» ha concluso Elide Mussner Pizzinini.
I proventi della linea Ergobando andranno a finanziare, nello specifico, due progetti. Il primo volto a supportare le attività di Suor Patrizia e Maristella in Togo, nel villaggio di Amakpapé per il mantenimento e la gestione della scuola e la garanzia di assistenza sanitaria per bambini, ragazze, donne e uomini. Il secondo, invece, si concentra sull’urgenza delle donne sieropositive in Uganda, nel distretto di Moroto, una delle zone meno sviluppate di tutto il mondo in cui vi è una diffusione elevatissima del virus HIV/AIDS.
La linea Ergobando, che entrerà a far parte della collezione SS20, sarà disponibile presso le boutique Cromia, sul sito del brand e presso le strutture ricettive di proprietà della Famiglia Costa (Albergo Posta Marcucci a Bagno Vignoni, Hotel La Perla a Corvara e Berghotel Ladinia a Corvara) a partire da novembre 2019, mentre da febbraio 2020 si potrà trovare anche presso tutti i rivenditori Cromia in Italia e all’estero.