Torino, in fiamme la Cavallerizza Reale
Fiamme sulla Cavallerizza Reale. Un incendio, scoppiato all’alba, ha coinvolto parte del tetto del complesso architettonico, patrimonio riconosciuto dall’Unesco, nel cuore della città. Cinque squadre di vigili del fuoco hanno lavorato per spegnere il fuoco sulla struttura di via Rossini: la strada è stata chiusa al traffico e ai mezzi pubblici.
Sono in corso le ultime operazioni di bonifica, ma l’incendio è stato domato: i vigili del fuoco riferiscono che si è verificato il crollo parziale di una porzione del tetto andato in fiamme. Non sono ancora state individuate le cause del rogo.
https://twitter.com/emergenzavvf/status/1186181747781918720I residenti della zona si sono svegliati fra il fumo e le fiamme, ma non ci sono feriti. Da anni, l’edificio è occupato da collettivi. Simone, che dormiva in una delle camere occupate, ha riferito a Repubblica: «Ci siamo svegliati stamattina con tutti che urlavano per avvisare del fumo, la zona dell’incendio che si chiama Le Pagliere è un magazzino che conteneva rifiuti accatastati da anni. Noi l’abbiamo messo a posto». Solo venerdì, la Digos aveva eliminato tutte le linee aeree alle Pagliere. «Sono arrivati di notte. Un’azione per aumentare la sicurezza. Per questo è difficile credere che sia nato a caso, visto anche il tempo e l’umidità. All’interno c’erano una trentina di persone, molti sono senza casa e si fermano qui quando finiscono di lavorare. È strano, venerdì intervengono per le linee e lunedì ci svegliamo con l’incendio dove non c’era nessun modo per farlo scattare».
Il sindaco Chiara Appendino, che ha effettuato un sopralluogo dell’area con l’assessore al Patrimonio, Antonino Iaria, ha spiegato: «L’incendio poteva generare molti più danni. Dobbiamo ringraziare l’impegno dei vigili del fuoco se Auditorium Rai e Archivio non stati intaccati dalle fiamme. È stato ridotto l’impatto e l’incendio è stato domato. Fa male vedere un edificio storico tra le fiamme. Ora è presto per fare altre valutazioni. Ci saranno accertamenti sulle cause. È evidente che la Cavallerizza così non può stare».