Sì alla Commissione Segre contro l’odio razziale. Il centrodestra non vota
Contrastare gli episodi di intolleranza e odio. È questo il compito che si prefigge la commissione straordinaria promossa da Liliana Segre e approvata dal Senato, non senza polemiche. La mozione di istituzione spiega che la commissione sarà costituita da 25 componenti con il compito di osservare, studiare e prendere iniziative. Il gruppo dovrebbe lavorare a nuove proposte di legge e partecipare all’attuazione di queste e di quelle già attive sul tema.
Entro il 30 giugno di ogni anno, la commissione sarà chiamata a trasmettere al Governo e alle Camere una relazione sull’attività svolta. Fra i suoi compiti anche quello di segnalare casi di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Potrà chiedere la rimozione dal web dei contenuti e l’eliminazione dai motori di ricerca.
https://twitter.com/emmabonino/status/1189816786784522240Non è un caso che sia stata Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz, a proporre questa nuova commissione. Qualche giorno fa la senatrice ha raccontato di ricevere 200 insulti ogni giorno, anche se sui social non c’è nemmeno. La insultano perché ebrea, le augurano di finire in un termovalorizzatore con frasi come questa: «Hitler non hai fatto bene il tuo mestiere». Sono messaggi d’odio, gli hate speech, frasi con linguaggio violento e offensivo nei confronti di minoranze religiose e sociali, della comunità Lgbt, delle donne, degli stranieri.
La commissione è stata approvata con 151 voti a favore e 98 astensioni. Queste astensioni sono venute tutte dai partiti di centrodestra. Secondo la Lega alcuni contenuti del testo sarebbero lesivi della libertà di espressione. Sulle stesse posizioni ci sono Fratelli d’Italia e Forza Italia. «Siamo contro il razzismo», ha detto Matteo Salvini a Palazzo Madama, «la violenza, l’odio e l’antisemitismo senza se e senza ma. Non vorremmo che però che qualcuno a sinistra spacciasse per razzismo quella che per noi è una convinzione, un diritto, ovverosia il “prima gli italiani”».
I voti a favore sono venuti dalla parte sinistra dell’emiciclo. Il deputato dem Emanuele Fiano ha parlato di «macchia indelebile per la nostra storia parlamentare». Questa parte del Parlamento si è alzata in piedi ad applaudire Liliana Segre al termine della votazione. Lo hanno fatto anche alcuni senatori di Forza Italia che pur essendosi astenuti sono andati poi a congratularsi di persona.
Emma Bonino ha raccontato al Corriere della Sera che la senatrice desiderava che finisse con un accordo unanime. «Mi ha emozionato molto e mi ha fatto una grande tenerezza per questa sua forza, questa resilienza». La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ieri mattina ha visitato privatamente Liliana Segre. «La conosco da anni, rappresenta la memoria di una pagina terribile della nostra storia».