Marchisio dopo il furto: «Grazie a quanti ci sono stati vicini davvero»
«Se entri nella casa di una persona per derubarla sei un delinquente. Se punti la pistola al volto di una donna sei un balordo. Se da una storia simile tutto quello che riesci a ricavarne è una battuta idiota sei un poveretto. A tutti gli altri un sentito grazie per la vicinanza». 24 ore dopo la rapina nella sua casa di Vinovo, Claudio Marchisio torna sui social per ringraziare quanti sono stati vicini a lui e alla sua famiglia, ma anche per condannare quanti, soprattutto on line, hanno fatto commenti inopportuni sull’accaduto.
https://twitter.com/ClaMarchisio8/status/1189580677609639937L’ex centrocampista della Juventus e della nazionale ha raccontato quello che successo martedì sera nella sua casa. «Cinque uomini sono entrati in casa nostra a Vinovo», ha detto al Corriere della Sera, «mi chiedevano della cassaforte, ma noi non ce l’abbiamo. Non ci credevano, ma è davvero così. Allora hanno preso tutto ciò che potevano e sono andati via. Avevo paura per me, per mia moglie Roberta e ringraziavo il cielo che in casa non ci fossero i nostri figli».
I bambini erano a giocare a calcio con il nonno e l’allenatore. Il primo a insospettirsi è stato proprio il tecnico che non riceveva risposte alle telefonate al calciatore e alla moglie. «È stata tosta, perché due pistole vere non le avevo mai viste e stavolta le avevamo puntate alla testa, ma siamo riusciti a restare lucidi».
Nemmeno sui social ha voluto mostrare la sua paura, ma sottolineare certi commenti sui ricchi che possono essere rapinati e gli juventini che sono ladri colpiti dai ladri, quello sì. «Si commentano da soli. Io esprimo le mie idee nel rispetto di quelle altrui. I social possono essere un modo anche per capire meglio le nostre abitudini, dove e come viviamo, forse i rapinatori li hanno usati per questo. Altri se ne servono per offendere. Non penso solo a me o alla mia famiglia. Io preferisco socializzare la nostra voglia di un mondo migliore».
Nessuna giustificazione per i malviventi, ma la volontà di comprendere perché può accadere questo. «Non giustifico chi fa questo, ma penso: chi sta male, chi ha fame, non ha paura e può anche arrivare a fare ciò. Sono cose che accadono da tutte le parti, perché la differenza tra ricchi e poveri è ovunque. Servono leggi che garantiscano più sicurezza, ma attenzione, garantire la sicurezza significa eliminare certe disuguaglianze, far rispettare le leggi, sostenere il lavoro delle forze dell’ordine, creare voglia di legalità».
Gli inquirenti stanno valutando tutte le immagini delle tante telecamere di sicurezza della zona. I ladri hanno agito in 15 minuti al massimo, due tenevano sotto controllo Marchisio e la moglie, gli altri raccoglievano tutto il possibile in sala.